
Dal Palazzo Apostolico, il messaggio del Regina Coeli di Papa Francesco, nel giorno del Lunedì dell’Angelo, si è incentrato sulla necessità della condivisione, del dialogo, sull’intenzione di ritrovare quel senso di fraternità, che la “Pasqua di Cristo ha fatto esplodere nel mondo”.
Ha “sconfitto il peccato”, da cui deriva ogni divisione, ogni difficoltà di avvicinare gli altri, ed ora possiamo impegnarci a creare quei “rapporti autentici”, che realizzeranno un’ “autentica comunità ecclesiale o civile”.
Dunque, oggi come allora, ognuno faccia ritorno ai propri cari, per portare loro l’abbraccio della resurrezione; poi si diriga verso gli altri, proprio come fecero i discepoli di Gesù.
Ed è questa la scelta di vita che, anche oggi, dovemmo prendere tutti noi in seria considerazione, poiché siamo noi i discepoli del nostro tempo.
Come tali, abbiamo il dovere di parlare agli altri, come avrebbe fatto il Maestro.
Il Papa ha sottolineato che, se manca la “grazia della fraternità”, c’è soltanto un “insieme di individui, raggruppati dagli stessi interessi”, non una comunità improntata sulla fede in Dio.
Come Papa Francesco, anche noi affidiamo alla Madonna i nostri giorni e le nostre prospettive: “La Vergine Maria, che in questo tempo pasquale invochiamo con il titolo di Regina del Cielo, ci sostenga con la sua preghiera, affinché la fraternità e la comunione che sperimentiamo in questi giorni di Pasqua, possano diventare nostro stile di vita e anima delle nostre relazioni”.
Antonella Sanicanti