Papa Leone XIV, prima Udienza Generale: invita a recitare ogni giorno il Rosario per la pace

Oggi, 21 maggio, in piazza San Pietro ha avuto luogo la prima Udienza Generale di papa Leone XIV. Il pontefice ha illustrato la parabola del seminatore e invitato a pregare il Rosario per la pace.

Papa Leone XIV
Papa Leone XIV nella sua prima Udienza Generale – lalucedimaria.it

Dopo il suo ingresso in piazza San Pietro con la papamobile, papa Leone XIV, oggi 21 maggio, ha svolto la prima Udienza Generale del mercoledì del suo pontificato. Ha prima salutato e benedetto i fedeli e i bambini mentre passava tra la folla che lo aspettava in piazza.

Poi, dopo la lettura del Vangelo nelle varie lingue, come è consuetudine, è stata la volta del suo discorso. È stato letto il Vangelo di Matteo 13, 1-23 in cui è contenuta la parabola del seminatore. Ha voluto riprendere il ciclo di catechesi giubilari sul tema “Gesù Cristo, nostra speranza” che aveva iniziato papa Francesco.

La prima Udienza Generale di Papa Leone XIV

Il Santo Padre ha proseguito con la meditazione delle parabole del Signore, che dimostrano come Dio opera nella storia. La parabola del seminatore è stata definita dal pontefice come “un’introduzione a tutte le parabole”. In essa si evince il modo di comunicare di Gesù che ci insegna come portare l’annuncio del Vangelo oggi.

Papa Leone XIV
L’ingresso in piazza di Papa Leone XIV – Foto Yotube@vaticanmedialive – lalucedimaria.it

L’ascolto della parabola fa sorgere in noi delle domande e un invito a non fermarsi all’apparenza. Il termine parabola, spiega il papa, viene dal verbo greco παραβάλλω che vuol dire “gettare innanzi“. La parabola spinge ad interrogarsi. Quella del seminatore parla “della dinamica della Parola di Dio e degli effetti che essa produce“.

Molte volte Gesù usa l’immagine del seme per indicare la Parola di Dio. Il terreno, dice il Santo Padre, è “il nostro cuore, ma anche il mondo, la comunità, la Chiesa“. La Parola di Gesù è per tutti ma in ciascuno opera in modo diverso. È questo che vuole illustrare la parabola.

Dio getta il seme delle sua Parola su ogni tipo di terreno, cioè in ogni situazione di vita. “Dio è fiducioso e spera che prima o poi il seme fiorisca. Ci dona sempre generosamente la sua Parola“, sono le parole del pontefice. Per rendere più pregante la sua spiegazione papa Leone ha usato l’immagine del dipinto di Van Gogh, “il seminatore al tramonto”.

Alle spalle del seminatore il pittore ha rappresentato il grano maturo e il Santo Padre lo considera un’immagine di speranza. Al centro della scena non c’è il seminatore, che sta di lato, ma il sole “per ricordarci che è Dio che muove la storia, anche se a volte ci sembra assente o distante“, afferma. “Chiediamo al Signore la grazia di accogliere sempre questo seme che è la sua Parola” è la sua esortazione.

L’invito a recitare ogni giorno il Rosario per la pace

A comnclusione della sua catechesi, come di consueto si sono avvicendati i saluti dei rappresentanti dei pellegrini nelle varie lingue. Ad ognuno papa Leone ha rivolto il suo saluto e la sua benedizione e ha voluto invitare, in questo mese di maggio, alla recita quotidiana del Santo Rosario.

Ha esortato ad accogliere “l’invito della Madonna di Fatima: pregate ogni giorno il Rosario per la pace“. Ha voluto poi sottolineare come il Rosario sia “mezzo efficace per ottenere la pace nei nostri cuori“. Il raggiungimento della pace, personale e comunitaria è al centro delle priorità del Santo Padre che non ha mancato di rivolgere un accorato appello a porre fine alle ostilità considerando la terribile situazione della Striscia di Gaza.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Padre Nostro in latino cantato da papa Leone XIV e da tutti i pellegrini presenti in piazza, prima che il pontefice imparitisse la sua benedizione apostolica.

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