Alla Messa conclusiva del Giubileo dei Giovani, papa Leone XIV ha ricordato alla moltitudine di giovani su chi fondare la loro vita.

Oltre un milione di ragazzi hanno affollato l’enorme spianata di Tor Vergata per la Santa Messa celebrata da papa Leone XIV a conclusione del Giubileo dei giovani. L’incontro con il pontefice ha preso avvio già ieri sera con la toccante veglia di preghiera che ha visto al centro l’adorazione eucaristica.
Dopo aver trascorso la notte in quell’ampio spazio pronti alla celebrazione della Messa di stamattina, le migliaia e migliaia di giovani presenti hanno ascoltato le parole del pontefice che li ha esortati a continuare il cammino intrapreso e ravvivato in questi giorni importanti e ricchi di eventi.
Papa Leone XIV al Giubileo dei giovani: “la vostra speranza è Gesù”
Papa Leone XIV ha analizzato il cuore dell’uomo e quindi anche dei giovani: “siamo fatti non per una vita dove tutto è scontato e fermo, ma per un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore“. Perchè, ha spiegato il Santo Padre “aspiriamo continuamente ad un “di più”, che nessuna realtà creata ci può dare. Sentiamo una sete grande e bruciante che nessuna bevanda di questo mondo può estinguere“.

Non dobbiamo ingannare il nostro cuore cercando di spendere la vita con “surrogati inefficaci“, ha detto il pontefice. Bisogna invece ascoltare questo grido che nasce da dentro per affacciarsi all’incontro con il Signore, che ci aspetta e “bussa alla finestra della nostra anima“.
Ha esortato, dunque, i giovani, a spalancare il cuore a Dio e permettergli di entrare “per avventurarsi con Lui verso gli spazi eterni dell’infinito“. Come è ormai sua consuetudine ha citato Sant’Agostino in un intenso brano in cui si chiedeva qual è l’oggetto della nostra speranza per concludere che chi ha fatto tutto ciò che di buono c’è deve portare a chiedersi chi lo ha fatto. “La vostra speranza è Gesù“, ha ricordato con forza il pontefice.
La ricerca di Dio nel cuore dei giovani
Sempre citando Sant’Agostino, papa Leone ha toccato le corde dei cuore della moltitudine di giovani portando con le parole del Santo i sentimenti profondi dell’animo che ha riconosciuto e accolto l’amore di Cristo e si è lasciato trasformare dalla pontenza del suo Spirito.

I ragazzi sono chiamati a conforntarsi con grandi domande che spesso non hanno una risposta immediata tantomeno semplicistica, l’invito del papa è di andare oltre, e se ci si ritrova interiomente assetati, desiderosi di senso e di futuro, non bisogna allarmarsi, ma “non siamo malati, siamo vivi“, ha detto alternando la lingua italia a all’inglese e allo spagnolo. “C’è un bisogno di verità che non possiamo ignorare“, ha ricordato.
Questo bisogno porta a chiedersi “Che cos’è veramente la felicità? Qual è il vero gusto della vita?“. Cos’è che ci libera dal nonsense, dalla noia, dalla mediocrità, sono gli altri interrogativi che il papa pone. “Abbiamo bisogno di alzare gli occhi in alto, alle cose di lassù” è la risposta. Riprendendo San Paolo e San Giovanni Paolo II ha ribadito che la speranza è Gesù per fare della vita qualcosa di grande.
Preghiera, Comunione, adorazione eucaristica e Confessione frequente sono gli elementi indispensabili che il Santo Padre ha indicato ai giovani per mantenere vivo e forte il rapporto con il Signore.
L’Angelus e il ricordo ai ragazzi non presenti
A conclusione della Santa Messa, il pontefice ha recitato l’Angelus e ha voluto ricordare e affidare a Dio le due ragazze, Maria e Pascale, una spagnola e l’altra egiziana, che sono morte mentre si stavano recando a Roma per partecipare al Giubileo.
Ha poi esortato i ragazzi a portare la gioia che hanno vissuto in questi giorni ai tantissimi giovani di varie parti del mondo che non hanno potuto prender parte a questo evento per le condizioni più note. Il riferimento era ai giovani che si trovano nei Paesi in guerra. Ha ricordato i giovani di Gaza, dell’Ucraina, e “quelli di ogni terra insanguinata dalla guerra“.
Papa Leone ha lasciato i giovani con l’appuntamento, già in agenda dal precedente pontificato, della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Seul nel 2027.