Papa Francesco introduce una delle ultime catechesi sul Padre Nostro.
“Attenti al male che ci circonda” – ha avvertito Francesco.
Sotto una pioggia incessante, papa Francesco nella sua papamobile ha attraversato, come di consueto, Piazza S.Pietro per l’udienza del mercoledi. Tanti i fedeli presenti, ma soprattutto bambini, 8 dei quali hanno avuto il piacere di salire con il papa sulla sua papamobile ed arrivare con lui sino al palco dell’udienza.
Un discorso particolare quello di Papa Francesco oggi, incentrato sulla figura del maligno e su come noi dobbiamo e possiamo difenderci dalle sue insidie: “Chi prega chiede di non essere abbandonato nell’ora della tentazione, ma anche di essere liberato dal male”. Infatti, una delle ultime catechesi sul Padre nostro di oggi, voluta da Francesco, è proprio sulla frase Liberaci dal male.
“Il maligno è sempre intorno a noi, e l’unica arma che noi abbiamo per liberarci da lui è quella di pregare Dio costantemente. Leggendo una frase di San Pietro, lui ci racconta che il maligno è come un leone furioso che vuole divorarci. E noi, per liberarci anche dalla paura che lui ci incute, chiediamo aiuto a Dio con la supplica” – ha detto papa Francesco.
L’attenzione sulla frase “Liberaci dal male” del Padre Nostro è essenziale, dice papa Francesco, per pregare: “Noi chiediamo due cose a Dio: di non abbandonarci e di liberarci dal maligno. Gesù ci insegna a mettere la parola e l’invocazione al Padre davanti ad ogni nostra preghiera”. Il maligno è una presenza minacciosa avverte papa Francesco: “Molti ci dicono che questa preghiera può sembrare infantile. Non è assolutamente così: Dio è il padre di ogni uomo, di ognuno di noi e sa bene che il nostro cammino sulla terra è pieno di difficoltà. La preghiera del Padre Nostro è per tutti, soprattutto per chi è lontano da Dio”.
“Il male nella nostra vita, purtroppo, è sempre presente. Se osserviamo attentamente, la storia è piena di momenti in cui ha prevalso il male, facendo sì che il mondo diventasse, spesso, una specie di avventura fallimentare. C’è un male misterioso nella società che, sicuramente, non è opera di Dio. Nessuno è esente dall’essere toccato dal male o tentato. L’ultima frase del Padre Nostro è scagliata proprio contro questo male. Affidiamoci a Dio, affidiamo a lui le nostre angosce, le nostre preghiere. Lui ci da la vera forza, quella dell’amore per combattere e sconfiggere il male” – conclude il Santo Padre.
ROSALIA GIGLIANO
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