Quante volte i cristiani si coprono di scandali e ciò non fa altro che allontanarli dalla retta via. Papa Francesco ci spiega come fare.
Papa Francesco incentra la sua meditazione su tre parole: fede, scandalo e perdono. Qual è il collegamento e l’unione fra le parole citate?
Il Santo Padre, nella sua meditazione di oggi, concentra la sua attenzione su tre parole: “Scandalo, perdono e fede: sono le tre parole, strettamente collegate tra loro. sono tre parole di Gesù: forse non sono state dette insieme, allo stesso tempo, ma gli evangelisti le mettono insieme”.
Il Pontefice le analizza una per una: “Lo scandalo. A me colpisce come Gesù finisce il suo discorso: dopo aver parlato dello scandalo dice infatti: «State attenti a voi stessi!». Usa, dunque, un’espressione forte per chiedere di non dare scandalo. Ma aggiunge anche: «Guai a chi scandalizza uno di questi piccoli, il popolo di Dio; i deboli nella fede, i bambini, i giovani, gli anziani che hanno vissuto tutta una vita di fede, guai a chi scandalizza questi! Meglio morire!».
Con questo parlare così forte Gesù si rivolge anche a noi, ai cristiani. E di conseguenza noi dobbiamo farci la domanda: io scandalizzo? E prima ancora: cos’è lo scandalo? Lo scandalo è dire e professare uno stile di vita — “sono cristiano” — e poi vivere come un pagano che non crede in nulla. E questo fa scandalo perché manca la testimonianza: la fede confessata è vita vissuta”.
La seconda parola è perdono: “Gesù, nel Vangelo, parla del perdono e ci consiglia di non stancarci di perdonare: sempre perdonare. Perché? Perché io sono stato perdonato. Infatti il primo perdonato nella mia esistenza sono io. E per questo non ho diritto a non perdonare: sono costretto, per il perdono ricevuto, a perdonare gli altri. Dunque, perdonare: una volta, due, tre, settanta volte sette, sempre! Anche nello stesso giorno”.
La terza parola: fede. “Si capisce che, sentendo queste cose, i discepoli abbiano detto al Signore: accresci in noi la fede. Infatti senza la fede non si può vivere senza scandalizzare e sempre perdonando.
Abbiamo bisogno proprio della luce della fede, di quella fede che noi abbiamo ricevuto, della fede di un Padre misericordioso, di un Figlio che ha dato la vita per noi, di uno Spirito che è dentro di noi e ci aiuta a crescere, della fede nella Chiesa, della fede nel popolo di Dio, battezzato, santo”.
Chiediamo anche noi a Gesù di accrescere sempre la nostra fede.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: w2.vatican.va
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