Un discorso chiaro quello che Papa Francesco ha rivolto ai fedeli che sono ritornati ad assistere alle sue udienze settimanali.
Francesco ha parlato di pandemia e post pandemia, di ciò che possiamo fare e di come possiamo aiutare il prossimo in difficoltà, specie in questo periodo.
Papa Francesco, dopo sei mesi di udienze in streaming è tornato ad incontrare i fedeli, ma non in Piazza San Pietro, ma nel cortile “San Damaso” del Palazzo Apostolico. Un ritorno contingentato, nel pieno rispetto delle norme Covid, ma comunque che permette di nuovo il contatto umano e la vicinanza fra il Santo Padre ed il popolo cristiano.
Francesco ha posto l’attenzione della sua catechesi, ancora una volta, alla pandemia e al post pandemia: “Per uscire migliori da questa crisi bisogna farlo insieme, dobbiamo risvegliare la solidarietà, una nuova mentalità che pensi in termini di comunità […] Oggi, più che mai, la solidarietà è necessaria. Viviamo in un villaggio globale dove, però, ci sono ancora migliaia di persone che soffrono la fame ma nessuno ne parla”.
La gioia del Santo Padre è dipinta sui suoi occhi: incontrare di nuovo le persone, dopo 6 mesi di chiusura: “Finalmente riprendiamo i nostri incontri, faccia a faccia e non schermo a schermo” – ha scherzato.
Ma il tema centrale è e resta la solidarietà: “Il cammino post pandemia, che ci apprestiamo ad attraversare è lungo […] Gli egoismi e le rigidità ideologiche alimentano al contrario strutture di peccato […] Costruiamo torri e grattacieli, ma distruggiamo la comunità. Unifichiamo edifici e lingue, ma mortifichiamo la ricchezza culturale. Vogliamo essere padroni della Terra, ma roviniamo la biodiversità e l’equilibrio ecologico” – ha spiegato Francesco.
“La solidarietà è proprio una strada per uscire dalla crisi migliori, non con cambiamenti superficiali, con una verniciata così e tutto è apposto. No. Migliori! Nel mezzo di crisi, una solidarietà guidata dalla fede ci permette di tradurre l’amore di Dio nella nostra cultura globalizzata, non costruendo torri o muri che dividono, ma e poi crollano, ma tessendo comunità e sostenendo processi di crescita veramente umana e solida” – ha concluso il Pontefice.
Un messaggio forte quello che il Papa ha lanciato, un messaggio che deve essere accolto da ognuno di noi e messo in pratica.
Fonte: vaticannews.va
ROSALIA GIGLIANO
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