Sfruttare la gente sul lavoro per arricchirsi è come essere delle sanguisughe, è peccato mortale: è quanto ha detto il Papa nella Messa del mattino a Casa Santa Marta. Il servizio di Sergio Centofanti:
Ricchi che succhiano il sangue dei poveri
“Quando le ricchezze si fanno con lo sfruttamento della gente, quei ricchi che sfruttano, sfruttano il lavoro della gente e quella povera gente diviene schiava. Ma pensiamo a oggi, pensiamo qui: ma in tutto il mondo accade lo stesso. ‘Voglio lavorare’ – ‘Bene: ti fanno un contratto. Da settembre a giugno’. Senza possibilità di pensione, senza assicurazione sanitaria … A giugno lo sospendono e luglio e agosto deve mangiare aria. E a settembre te lo ridanno. Questi che fanno questo sono vere sanguisughe e vivono dei salassi del sangue della gente che rendono schiavi del lavoro”.
Lo sfruttamento sul lavoro è peccato mortale
Papa Francesco ricorda quanto gli ha detto una ragazza che aveva trovato un lavoro da 11 ore al giorno a 650 euro in nero. E le hanno detto: “Se ti piace, prendilo, se no, vattene. Ce ne sono altri”, dietro di te c’è la coda! Questi ricchi – osserva – “ingrassano in ricchezze” e l’apostolo dice: “Vi siete ingrassati per il giorno della strage”. “Il sangue di tutta questa gente che avete succhiato” e di cui “avete vissuto, è un grido al Signore, è un grido di giustizia. Lo sfruttamento della gente – afferma ancora il Papa – “oggi è una vera schiavitù”. “Noi – dice – pensavamo che gli schiavi non esistessero più: esistono. E’ vero, la gente non va a prenderli in Africa per venderli in America: no. Ma è nelle nostre città. E ci sono questi trafficanti, questi che trattano la gente con il lavoro senza giustizia”:
“Ieri, nell’udienza, abbiamo meditato sul ricco Epulone e Lazzaro. Ma, questo ricco era nel suo mondo, non si accorgeva che dall’altra parte della porta della sua casa c’era qualcuno che aveva fame. Ma questo è peggio. Quel ricco, almeno, non se ne accorgeva e lasciava che l’altro morisse di fame. Ma questo è peggio: questo è affamare la gente con il loro lavoro per il mio profitto! Vivere del sangue della gente. E questo è peccato mortale. E’ peccato mortale. E ci vuole tanta penitenza, tanta restituzione per convertirsi di questo peccato”.
Il funerale dell’avaro
“Pensiamo a questo dramma di oggi: lo sfruttamento della gente, il sangue di questa gente che diventa schiava, i trafficanti di gente e non solo quelli che trafficano le prostitute e i bambini per il lavoro minorile, ma quel traffico più – diciamo – ‘civilizzato’: ‘Io ti pago fino a qua, senza vacanze, senza assicurazione sanitaria, senza … tutto in nero … Ma io divengo ricco!’. Che il Signore ci faccia capire oggi quella semplicità che Gesù ci dice nel Vangelo di oggi: è più importante un bicchiere d’acqua in nome di Cristo che tutte le ricchezze accumulate con lo sfruttamento della gente”.
fonte: radiovaticana