Papa Francesco: “Il reddito di cittadinanza? Solo se propedeutico ad un’occupazione”

Papa Francesco: "Il reddito di cittadinanza? Solo se propedeutico ad un'occupazione"
(Websource/Archivio)

In questi giorni in cui l’attenzione mediatica e politica ruota intorno alla possibilità di formare un nuovo governo, magari sull’asse Movimento 5Stelle-Lega, torna d’attualità il discorso sulla proposta di offrire ai cittadini italiani un reddito di cittadinanza. A tal proposito si era espresso nel maggio del 2017 anche Papa Francesco il quale, in visita all’Ilva di Cornigliano, aveva bocciato duramente l’idea di fornire un assegno di mantenimento per i disoccupati, ribadendo la necessità di un lavoro per tutti che assicuri dignità all’uomo.

Secondo il pontefice un assegno di mantenimento è solo un modo per sopravvivere, laddove un essere umano sente la corretta esigenza di vivere degnamente. Le parole del Papa avevano suscitato la reazione immediata dei penta stellati, i quali avevano specificato che il reddito di cittadinanza è una misura temporanea, volta a consentire ai disoccupati di non soffrire la fame in attesa che gli venga trovato un lavoro. Qualche giorno dopo era stato il cardinale Bagnasco a chiarire la posizione del Santo Padre, affermando che la posizione di Papa Francesco era più che legittima e non per forza riferita al reddito di cittadinanza: “Il richiamo fondamentale che il Papa ha fatto in modo chiaro, distinto e reale è che anche un Paese, una società, dove per ipotesi tutti avessero assicurato un reddito di sopravvivenza, ma anche di un certo tenore di vita, non sarebbe conforme alla dignità della persona, che non può vivere da assistita, deve vivere con il proprio lavoro per avere la dignità di guadagnarsi il pane per sé e per la propria famiglia, e per poter realizzare se stesso. Questo è un principio molto importante”.

La speranza di un futuro prossimo in cui il maggior numero possibile di cittadini ha la possibilità di guadagnarsi uno stipendio è condivisa da tutti gli italiani oggi come un anno fa, perché come aveva sottolineato il papa già nel 2013 a Cagliari: “Non c’è speranza sociale senza un lavoro dignitoso per tutti”. Se il reddito di cittadinanza, così come ideato dal Movimento 5 Stelle e quindi accompagnato da proposte lavorative nell’arco di 6 mesi, offrirà questa possibilità ben venga, altrimenti sarà necessario trovare una soluzione diversa che dia finalmente la dignità lavorativa agli italiani che ne hanno un disperato bisogno.

Luca Scapatello

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