“La Settimana Santa è il tempo che più ci chiama a stare vicino a Gesù: l’amicizia si vede nella prova”. È il messaggio, contenuto in un tweet, che Papa Francesco ha voluto lanciare alla Chiesa all’inizio del periodo che la porterà nel cuore del Triduo pasquale. Nel suo servizio, Alessandro De Carolis ricorda gli appuntamenti principali della Settimana Santa e alcune riflessioni dedicate dal Papa alla Passione di Cristo:
Se siamo amici di Gesù, questi sono i giorni in cui dimostrarglielo. Il modo di intendere la vita cristiana di Francesco è senza fronzoli e lo è anche il suo tweet che apre la Settimana Santa. Quello appena iniziato non è periodo per cristiani “seduti” e da “salotto”. Sono i giorni dell’umiltà e dell’umiliazione, aveva detto ieri il Papa alla Messa delle Palme, e si capiscono solo scendendo con Gesù giù, in fondo, dove vivono quelli che contano zero, perché questo ha scelto per sé l’Uomo Dio, il rango di servo, dalla stalla che lo ha accolto a Betlemme alla Croce che lo ha atteso sul Calvario. È la precisa “eredità” che ci ha lasciato Lui che è Dio, aveva commentato il Papa il Giovedì Santo dello scorso anno: essere “servitori gli uni degli altri”.
L’ora del Servo
Male assoluto, Amore assoluto
“L’ha fatto per me”
Poi sarà il silenzio oscuro del sabato, la morte come una cenere sotto la quale cova già la luce della Risurrezione. Il simbolo della nuova luce sarà il fuoco che Francesco benedirà nell’atrio di San Pietro e che idealmente accenderà la Basilica all’inizio della Veglia pasquale, che proseguirà, dalle 20.30 in avanti, con la Liturgia della Parola, quella battesimale e quella eucaristica. Il culmine il giorno dopo, in Piazza San Pietro, alle 10.15 per la Messa solenne e la Benedizione “Urbi et Orbi” dalla loggia centrale della Baslica. Ma prima di arrivarvi, all’udienza generale dell’ultimo Mercoledì Santo, il Papa suggeriva di coltivare un pensiero: “In questa settimana pensiamo tanto al dolore di Gesù e diciamo a noi stessi: ‘E questo è per me. Anche se io fossi stato l’unica persona nel mondo, Lui l’avrebbe fatto. L’ha fatto per me’. E baciamo il Crocifisso e diciamo: ‘Per me. Grazie Gesù. Per me’”.