Pregare in modo pieno, forte e coraggioso.
Durante l’omelia della celebrazione a S.Marta di ieri mattina, il santo padre ha esortato alla preghiera convinta. In forma privata, presente anche il presidente della Repubblica Mattarella.
Papa Francesco ha esortato ad una preghiera più convinta, più coraggiosa e a non aver paura di rivolgerci a Dio. La Quaresima è uno dei momenti più forti dell’anno liturgico e mai, come in questo periodo, è “giusto rendere più assidua a preghiera, accanto al digiuno ed alle opere di carità”.
Ma cos’è la preghiera? “E’ un momento di dialogo, di intercessione con Dio. Come Mosè che pregava Dio prima di ogni sua azione, affinchè l’ira non lo pervadesse, così dobbiamo fare anche noi. Dobbiamo abbandonarci alla mitezza di Dio”.
“L’Antico Testamento ci pone davanti tanti esempi di coloro che hanno pregato e sono stati, da Dio, prontamente esauditi: da Abramo a Mosè, sino al Nuovo Testamento con Gesù che si rivolge al Padre anche nei momenti di angoscia, come nel deserto e nell’Orto degli Ulivi. Ma anche personaggi, nel Nuovo Testamento, che incontrano Gesù e lo invocano chiedendo guarigioni, grazie…e lui pienamente le ascolta e le esaudisce” – continua Papa Francesco.
Ecco: questa è la preghiera. Non spaventarci di chiedere a Dio qualsiasi cosa, anche semplicemente un “grazie” per la vita che ci ha donato e ci dona ogni giorno.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va
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