Papa Francesco: il buon Pastore ha l’odore delle pecore

Di cosa ha bisogno oggi la Chiesa?

La risposta è molto semplice: la Chiesa ha bisogno di essere Chiesa.

papa francesco

E’ necessario che ogni membro si senta unito e responsabile per l’altro, in quanto tutti, prelati e laici, siamo parte del Corpo di Cristo, ognuno con le proprie “vocazioni”.
Noi laici cristiani, nei sacerdoti, riconosciamo delle guide che hanno il compito e il dovere di educare il nostro spirito, secondo i comandamenti di Cristo.
Il sacerdote è il Pastore, colui che “da la vita per le pecore”, non può essere altrimenti, se esso è discepolo del Maestro.

Papa Francesco vuole sacerdoti pescatori di anime

Del resto, Papa Francesco lo aveva ribadito sin dalla sua prima Messa crismale come Pontefice. In quell’occasione disse: “Questo vi chiedo: di essere Pastori con “l’odore delle pecore”, Pastori in mezzo al proprio gregge, e pescatori di uomini”.
E non ha mancato di sottolinearlo nemmeno all’incontro diocesano di qualche giorno fa. Nella Basilica di San Giovanni in Laterano, le parrocchie romane e le loro “appendici” si sono riunite per esporre al Papa il cammino svolto e quello che si propongono di percorrere in futuro.

papa francesco preghiera notre dame
papa francesco preghiera gettyimages

E’ stato don Mario, in rappresentanza dei parroci, a parlare del numero enorme e crescente di coloro che non frequentano più Chiesa, la parrocchia, la Santa Messa. Ha parlato del calo delle vocazioni, dei matrimoni, delle conversioni autentiche, ma anche di ogni associazione/istituto che si sta muovendo per sostenere i fedeli smarriti.

Papa Francesco: “Ci aiuti ad andare avanti”

Don Mario ha concluso il suo resoconto con un appello a Papa Francesco: “Ci aiuti ad andare avanti”.
Ed ecco che il Papa ha accolto immediatamente ed ha risposto a quella richiesta, come solo il Pastore attento al gregge sa fare. Ha sottolineato quanto sia irrinunciabile tornare al senso profondo del Vangelo. Quelle pagine parlano di un Cristo che ascolta la gente, che va loro incontro, che indica la retta via a coloro che smaniano per percorrerla.

Gesù non si stanca di rispondere a coloro che chiedono risposte e che espongono difficoltà, nemmeno quando gli stessi Apostoli vorrebbero che la folla lo lasciasse in pace.
Perché la Chiesa di oggi non comprende queste semplici affermazioni di Papa Francesco?
Perché si dedica all’abbellimento del museo/parrocchia, piuttosto che alla cura delle anime.
Secondo la metafora riportata dallo stesso Pontefice, la Chiesa -nelle sue tante parrocchie- vive spesso nel tentativo di cercare quell’equilibrio tra parlare di fede e vivere di fede che da spazio alle apparenze più, che alle sostanze.

Il Pastore deve essere accogliente e deciso come Gesù

Invece, il Vangelo dice ben altro, come nel brano delle Beatitudini -comandamenti del Nuovo Testamento- che sono un inno allo “squilibrio”- dice Papa Francesco.
Esse si distanziano da chi vuol essere ligio, ma senza compassione, mutando ogni presunzione umana -del saper fare tutto secondo le regole- in atto di umiltà, indispensabile per vedere, sentire, amare l’altro e Cristo nell’altro.

papa francesco omelia preghiera
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Le Beatitudini dicono beati i poveri in spirito, i semplici, i puri di cuore, coloro che non si fermano a curarsi di se stessi, ma si spendono senza riserve per il bene di tutti. “Le Beatitudini ti spogliano, ma ti fanno più leggero nel seguire Gesù”.
Tutto il Vangelo è così, ma oggi molte parrocchie, purtroppo, giocano ad allestire il “museo”, a rendere comoda la Chiesa, intesa come edifico -questo intendeva dire Papa Francesco.

Papa Francesco: come si diventa Chiesa

Si tralascia il fatto che dal dolore, dal sacrificio, nasce la santità, nasce la speranza di comprendere l’essenza di sentirsi cristiani, parte di un unico progetto divino.
Le Diocesi sono affette da due mali: clericalismo e funzionalismo. I Sinodi dimenticano che esiste la potente azione dello Spirito Santo, che tutto rivoluziona e mostra, davanti ai nostri occhi increduli, ciò che noi non avremmo nemmeno pensato di dover/poter fare.

Il Pastore non può essere sordo al grido di dolore del suo gregge. “La riforma della Chiesa comincia con l’umiltà e cresce con le umiliazioni”. “Lo Spirito Santo non capisce l’equilibrio”. Ed il peccato peggiore a cui tutti andiamo incontro è quello dello specchio, che porta al narcisismo e nell’autoreferenzialità -sottolinea ancora Papa Francesco.

Il Pastore che si accontenta delle 99 pecore e non cerca quella smarrita non è un buon Pastore. E chi si scandalizza per questi discorsi del Papa -tanto da definirlo spesso, addirittura, eretico- non ha ancora ben compreso che la Chiesa esiste per volere del Creatore e non per volere delle creature. Eresia è danneggiare il messaggio evangelico e personalizzarlo; eresia è trovare il parroco annoiato e distratto, quando gli chiediamo di intervenire nelle nostre vite; eresia è dimenticare che nessuno si salva al di fuori della Chiesa e la Chiesa siamo tutti noi, ognuno in equal parte.

Antonella Sanicanti

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