Papa Francesco ha lanciato un messaggio forte per la Giornata del Migrante: “In loro c’è il futuro e il presente della famiglia umana”.
Un’omelia forte ed un’immagine che è stata posta in Piazza San Pietro, a monito e a ricordo dei tanti migranti che fuggono dalle miserie e dalle guerre dei loro paesi.
“Il presente ed il futuro della famiglia umana sono loro. Questo è il messaggio di oggi” – ha detto Francesco. Un messaggio forte che ha colpito tutti coloro che erano presenti alla celebrazione della Santa Messa ed al successivo Angelus.
Capire i migranti e i rifugiati, guardare nei loro occhi e vedere la compassione e la sofferenza che ha portato ognuno di loro a lasciare la propria terra alla ricerca di un futuro migliore. Guardare a coloro che affrontano viaggi lunghi ed estenuanti, nel deserto, in mare aperto, a coloro che attendono anche giorni solo per sbarcare in un porto sicuro.
“Cogliamo la realtà di ognuno di loro, descriviamola guardando anche alle parole del Vangelo. Non si tratta solo della questione migranti, come molti governi di varie nazioni dicono, ma si tratta di uomini e donne della nostra stessa umanità, del futuro e del presente della nostra umanità” – ha ribattuto più volte Papa Francesco.
Il Santo Padre ha guardato tutti coloro che partecipavano alla Santa Messa in Piazza San Pietro negli occhi, ha cercato di dare (per dove possibile) risposte ai loro occhi sofferenti, ma anche che ringraziavano Dio per essere stati accolti e protetti da chi si è preso cura di loro e da chi li ha accettati in questo nuovo paese: “Accogliere e proteggere coloro che arrivano sulle nostre coste e cercare di farli integrare. Anche Gesù lo dice nel Vangelo: accogliere i forestieri” – ha più volte detto, anche in vari discorsi, il Santo Padre.
E proprio a rimarcare ancora di più il tema dell’accoglienza, il Pontefice ha inaugurato una scultura, presente in Piazza San Pietro, dal titolo “Angels Unwares”, Angeli inconsapevoli, dell’artista Timothy Schmalz: “Tale scultura, in bronzo e argilla, raffigura un gruppo di migranti di varie culture e diversi periodi storici. Ho voluto questa opera artistica qui in Piazza San Pietro, affinché ricordi a tutti la sfida evangelica dell’accoglienza” – ha detto Francesco.
Una scultura rappresentante un gruppo di migranti, ammassati su di una zattera col volto segnato dal pericolo e dalla voglia di fuggire: quale miglior messaggio da porre nel cuore della città di Roma e benedetta anche dal Santo Padre.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: agensir.it/vaticannes.va
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