Papa Francesco: la famiglia è “il motore del mondo e della storia”

Papa Francesco: la famiglia è “il motore del mondo e della storia”
Famiglia

Papa Francesco ha detto che la famiglia è “il motore del mondo e della storia” ed è anche l’unico modo per garantire una sorta di continuità dignitosa della nostra specie.
C’è chi non vuole comprenderlo e si ostina a promulgare una serie di esperimenti di laboratorio, che tendono a voler concepire i bambini -gli abitanti di questo pianeta e del futuro- come i nuovi ritrovati dietetici: mettendo insieme, cioè, degli ingredienti, per un fine prestabilito.

Così, le donne affittano l’utero e vendono la loro prole; poi, arrivano le coppie gay e adottano chiunque, pretendendo di poter offrire ad un bambino una genitorialità composta da due mamme o da due papà.

La famiglia tradizionale, dunque, per loro, dovrebbe avere le ore contate, ma solo perché -facciamolo notare- tra ognuno di questi genitori e uno dei loro figli -come si può ben dedurre- non c’è nessun legame di sangue, che garantisca la discendenza.
E questo non per problemi contingenti o si sterilità, ma solo per un fine egoistico, quello di vuole avere un figlio, senza il corrispettivo e naturale consorte.
In un periodo così duramente provato anche dalle separazioni, poi, non si cerca di educare alla comprensione dell’altro, per risanare -dove sia possibile e pacifico- i rapporti coniugali, ma si pensa solo a se stessi, a costruirsi una famiglia a tavolino, privata del vero senso della millenaria condizione idonea.

San Giovanni Paolo II definiva la diminuzione delle nascite –logica conseguenza di questo disordine sentimentale- “ il suicidio demografico”, mentre Papa Francesco ha denunciato, più volte, le “legislazioni che privilegiano diverse forme di convivenza, piuttosto che sostenere adeguatamente la famiglia, per il bene di tutta la società”. “Occorre ribadire il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con un papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al loro sviluppo e alla loro maturazione affettiva” e questo è quanto!

Antonella Sanicanti

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