Le parole che papa Francesco ha utilizzato per descrivere l’operato quotidiano di satana “Il diavolo è sempre pronto a fregarci” durante la messa tenuta a Casa Santa Marta nel 2015 sono sempre attuali. In quella occasione il pontefice ha invitato i fedeli a usare discernimento nelle decisioni della vita, senza lasciarsi ingannare dal relativismo imperante al giorno d’oggi. Allo stesso modo, dice il papa, bisogna guardarsi anche dalle rigidità dottrinali, poiché analizzare le situazioni in modo rigido ci rende ciechi e non ci permette di vedere con lucidità ciò che abbiamo di fronte.
Partendo dal commento di una lettura del Vangelo in cui viene raccontato come i farisei dubitino dell’operato di Cristo nonostante questo faccia del bene, il papa invita i fedeli a non essere rigidi come quegli uomini, poiché questa rigidità potrebbe condurci ad un giudizio affrettato ed errato: “Il cristiano non può essere tranquillo che tutto va bene, deve discernere le cose e guardare bene da dove vengono, qual è la loro la radice”. Bisogna ricordare di rimanere vigili poiché la mancanza d’attenzione porta la coscienza ad anestetizzarsi.
Il Santo Padre ricorda inoltre ai presenti che il demonio non si presenterà mai agli occhi dei fedeli come una belva feroce, ma che farà di tutto per entrare nelle loro grazie e convincerli ad abbassare le difese: “Il Maligno è nascosto, viene con i suoi amici molto educati, bussa alla porta, chiede permesso, entra e convive con quell’uomo, la sua vita quotidiana e, goccia a goccia, dà le istruzioni”. Proprio questo atteggiamento educato, questa pacatezza dei modi può essere fuorviante ed indurci a credere che dogmi diversi, verità diverse a quelle cristiane possano essere ugualmente corrette (non che siano necessariamente errate, ma come spiega il papa bisogna discernere tra esse), che il relativismo sia infondo il giusto modo di approcciarsi alla vita. In questo momento subentra l’operato del demonio ed è proprio in questo momento che vigilanza e discernimento ci eviteranno di cadere nella trappola: “Tranquillizzare la coscienza. Anestetizzare la coscienza. E questo è un male grande. Quando il cattivo spirito riesce ad anestetizzare la coscienza si può parlare di una sua vera vittoria, diventa il padrone di quella coscienza”.
Luca Scapatello
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