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Discorsi del Papa

Papa Francesco: “I genitori collaborano con Dio nel creare la vita”

Nel corso dell’Angelus domenicale da piazza San Pietro, il Santo Padre ha ricordato ai fedeli che in ogni nuova nascita c’è l’impronta di Dio. Nella genesi di un nuovo essere umano, infatti, i genitori diventano strumenti e collaboratori dell’azione divina di dare alla luce, di essere sorgente di vita. Si tratta di un compito della massima importanza che rende la famiglia un santuario della vita e dona ai genitori la gioia, lo stupore e la gratitudine nei confronti di Dio e del creato.

Per spiegare come la procreazione sia una missione sublime che Dio ci ha consegnato e che può regalarci in situazioni razionalmente impossibili, papa Francesco prende spunto dalla nascita di San Giovanni Battista. Questa avviene tra lo stupore dei genitori e quello generale poiché sia Zaccaria che Elisabetta erano in età avanzata e per legge fisiche era loro impossibile dare alla luce un bambino, ma, spiega il pontefice: “Dio non dipende dalle nostre logiche e dalle nostre limitate capacità umane. Bisogna imparare a fidarsi e a tacere di fronte al mistero di Dio e a contemplare in umiltà e silenzio la sua opera, che si rivela nella storia e che tante volte supera la nostra immaginazione”.

La nascita come illuminazione, evento, sopresa

Il Santo Padre ricorda come nel Vangelo secondo Luca, viene riportato che Elisabetta ha scelto il nome che significava “Dio ha fatto la grazia” a sottolineare che quel bambino era frutto della volontà divina. Tutto il racconto della nascita di Giovanni Battista è sottolineato dallo stupore, dalla gioia e dalla gratitudine poiché la fede dei protagonisti è salda, così ogni singola nascita dovrebbe essere accompagnata dalle medesime sensazioni e proprio per questo papa Bergoglio invita i fedeli a chiedersi: “Come è la mia fede? E’ gioiosa? E’ aperta alle sorprese di Dio, perché Dio è il Dio delle sorprese? Ho assaggiato nell’anima quel senso dello stupore che fa la presenza di Dio, quel senso di gratitudine?”. Se la risposta a tutte queste domande sarà positiva significa che la disposizione d’animo dei fedeli è quella corretta e quando Dio, attraverso una nascita razionalmente impossibile o ad un incontro casuale, indirizzerà la loro vita sapranno riconoscere la sua opera e l’accoglieranno con gioia, gratitudine e sorpresa.

Luca Scapatello

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Luca Scapatello

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