Papa Francesco festeggia l’onomastico offrendo il gelato ai poveri

Papa Francesco festeggia l'onomastico offrendo il gelato ai poveri
Papa Francesco banchetta con i meno fortunati

Ieri, Lunedì 23 aprile, per il calendario liturgico si festeggiava San Giorgo, motivo per cui il papa Jorge Bergoglio festeggiava l’onomastico. In questa occasione di festa il pontefice ha deciso di celebrare la ricorrenza mostrando ancora una volta la sua enorme propensione alla Misericordia: ha offerto il gelato a tutti i senza tetto di Roma. Il piccolo gesto di carità nei confronti dei poveri è stato organizzato da Francesco in collaborazione con il vescovo Konrad Kraieski, direttore dell’Elemosineria apostolica.

Grazie a questa iniziativa i senza tetto hanno potuto usufruire del dessert freddo in tutte le mense della capitale sia in quelle della Caritas che in quelle della Comunità di Sant’Egidio, comprese quelle di Axilium e del centro Astalli. In totale si stima che circa 3000 persone hanno potuto beneficiare del dono del Santo Padre, in aggiunta al servizio che le mense offrono ai poveri ogni giorno. Il servizio di accoglienza e sussistenza dei poveri a Roma, infatti, viene svolto con costanza quotidiana ed oltre alle mense presenta centri di accoglienza stabili con posti letto, docce, luoghi di ascolto, asili per stranieri, comunità per alcolisti e tossico dipendenti, nonché gruppi di terapia e ascolto per soggetti che hanno vissuto traumi (stupro, aggressioni, violenze di vario tipo). Tutti questi luoghi sono segnati in una guida redatta ed aggiornata dalla Comunità di Sant’Egidio.

San Giorgio nella cultura Cristiana

La chiesa celebra la memoria liturgica di San Giorgio già a partire dal IV secolo dopo Cristo. Non ci sono notizie certe sulla biografia di questo Santo, l’unica fonte giunta ai nostri giorni infatti è un racconto apocrifo intitolato ‘Passio Sancti Georgii‘. Secondo quanto scritto Giorgio Nacque in Cappadocia e fu educato al cristianesimo dai genitori. Durante la sua giovinezza decise di trasferirsi in Palestina dove, per meriti sul campo di battaglia, venne promosso a guardia del corpo dell’imperatore Diocleziano. Fu lo stesso Diocleziano che, scoperta la sua fede cristiana, lo fece uccidere facendo di lui un martire. Il culto di San Giorgio viene celebrato da tutte le confessioni religiose di origine cristiana, nell’antichità veniva raffigurato a cavallo con in mano una lancia mentre combatteva un drago, simbolo del maligno.

Luca Scapatello

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