Papa Francesco: Impariamo a pregare, Dio ci ascolta sempre

“C’è una maniera per pregare bene e più intensamente”: Papa Francesco illustra il modo con cui pregare Dio intensamente.

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photo Getty Images

La preghiera deve essere un momento di raccoglimento, dove il nostro cuore è aperto al Signore. Così Papa Francesco nella sua catechesi.

Papa Francesco: “L’importanza della preghiera”

Il Papa ci illustra il modo con cui la preghiera, se fatta intensamente e con il cuore, arriva a Dio più facilmente: “La preghiera non è una pratica per mettersi solo un po’ di pace nel cuore e, neanche, un mezzo per farci ottenere da Dio ciò che ci serve. Se così fosse, sarebbe solo egoismo da parte nostra”.

“Prendi tu, che sei Padre”

Il Santo Padre ci spiega come deve essere la vera preghiera di un cristiano, fatta di vera devozione e di ascolto della Parola: “Non dobbiamo pregare solo per stare bene: la preghiera non è un’aspirina contro la febbre. La preghiera è un’opera di Misericordia spirituale, che vuole portare tutto al cuore di Dio”. Papa Francesco ci aiuta a chiamare Dio con il suo vero nome, quello di Padre: “Prendi Tu, che sei Padre. Guardaci Tu, che sei Padre. Questa è la vera preghiera, non c’è maniera più semplice per dirlo”.

Papa Francesco: “La preghiera: un dono”

Ma cos’è la preghiera? “La preghiera è un dono di fede e di amore, un’intercessione di cui c’è bisogno come del pane. In una parola, significa affidare la Chiesa, le persone, le situazioni al Padre. Per questo la preghiera, come amava dire Padre Pio, è la migliore arma che abbiamo, una chiave che apre il cuore di Dio. Una chiave facile” – ha continuato Francesco.

“Il cuore non abbia serrature”

Papa Bergoglio, inoltre, ci invita a non avere il nostro cuore chiuso con tante e troppe serrature: “Non blindiamo il cuore a Dio: il suo non lo è. Il suo è aperto a noi e al nostro ascolto. Perché ha un cuore d’amore, un cuore di padre. È la più grande forza della Chiesa, che non dobbiamo mai lasciare.

Dobbiamo essere perseveranti e concordi nella preghiera. Altrimenti si rischia di appoggiarsi altrove: sui mezzi, sui soldi, sul potere; poi l’evangelizzazione svanisce e la gioia si spegne e il cuore diventa noioso. Voi volete avere un cuore noioso? Volete avere un cuore gioioso? Pregate! Questa è la ricetta”.

La preghiera: il momento in cui ogni cristiano si ferma e si affida a Dio. Non sciupiamo mai questo momento.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: liturgicus.com

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