Il Papa: nelle famiglie cresca lo Spirito del Signore, di amore e libertà

“Oggi è la Giornata mondiale della famiglia: preghiamo per le famiglie, perché cresca nelle famiglie lo Spirito del Signore, lo spirito di amore, di rispetto, di libertà”.

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photo web source: miopapa.it

Sono le parole pronunciate da Papa Francesco nella Messa a Santa Marta, pregando per le famiglie sull’onda dell’odierna giornata internazionale dedicata dall’Onu alle famiglie.

Il papa: la fede in Gesù porta alla gioia e alla libertà

Il Papa ha anche spiegato, durante l’omelia, che la fede in Gesù porta alla gioia e alla libertà, mentre invece la rigidità spirituale causa turbamento. Lo ha fatto commentando gli Atti degli Apostoli 15, 22-31, nel passo in cui Paolo e Barnaba vanno dai pagani convertiti di Antiochia spiegando che non sono obbligati alla circoncisione, come al contrario affermato dalla mosaica.

All’inizio, nella Chiesa, “c’erano tempi di pace“, ma “anche tempi di persecuzione” e “di turbamento”, ha spiegato il Papa. I cristiani che erano cresciuti nel paganesimo “avevano creduto in Gesù Cristo e ricevuto il battesimo, ed erano felici: avevano ricevuto lo Spirito Santo. Dal paganesimo al cristianesimo, senza alcuna tappa intermedia”.

I turbamenti dei cristiani giudaizzanti

Però c’erano anche cristiani “giudaizzanti” che “sostenevano che non si potesse fare questo. Se uno era pagano, prima doveva farsi ebreo, un buon giudeo, e poi farsi cristiano”. Tutto questo non veniva ancora compreso da questi cristiani convertiti.

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“Ma come, noi siamo cristiani di seconda classe? Non si può passare dal paganesimo direttamente al cristianesimo?”. Da qui proveniva il loro turbamento, ha spiegato il Papa. Si chiedevano se mai la Risurrezione di Cristo avesse portato veramente a una maggiore pienezza rispetto alla legge pagana.

La messa in discussione dello Spirito Santo

Così nacquero molte discussioni, sorrette dai “giudaizzanti“, come li chiama il Papa, “con argomenti pastorali, argomenti teologici, anche alcuni morali”. Con questi, mettevano “in discussione la libertà dello Spirito Santo, anche la gratuità della Risurrezione di Cristo e della grazia. Erano metodici. E anche rigidi”.

Ma Gesù rimproverò spesso i dottori della legge. “Questa gente che era ideologica”, ha spiegato il Papa. Aveva “ridotto la Legge, il dogma a un’ideologia”, a “una religione di prescrizioni, e con questo toglievano la libertà dello Spirito”. Erano cioè “gente rigida, che non conosceva la gioia del Vangelo”. Per loro, “la perfezione della strada per seguire Gesù era la rigidità”.

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La rigidità va contro la gratuità della Resurrezione

“Questi dottori manipolavano le coscienze dei fedeli, li facevano diventare o rigidi o se ne andavano”, rincara la dose il Papa. Una lezione, per Francesco, molto valida per il mondo di oggi. “La rigidità non è del buono Spirito, perché mette in questione la gratuità della Redenzione, la gratuità della Risurrezione di Cristo”.

Non a caso, “durante la storia della Chiesa, questo si è ripetuto. Pensiamo ai pelagiani, rigidi famosi. E anche nei nostri tempi abbiamo visto alcune organizzazioni apostoliche che sembravano proprio bene organizzate, che lavoravano bene … ma tutti rigidi, tutti uguali uno all’altro, e poi abbiamo saputo della corruzione che c’era dentro, anche nei fondatori”.

Il Papa: non confondere cristianesimo e paganesimo

La lezione che emerge dagli Atti degli Apostoli è che il cristianesimo non va confuso con il paganesimo. Quando i cristiani che si sentivano turbati si riunirono in assemblea, ricevettero la lettera in cui si spiegava che lo Spirito Santo non imponeva loro altri obblighi, se non quelli di buon senso.

Gesù risorto

Così si rallegrarono, si sentirono incoraggiati e passarono dal turbamento alla gioia. Se infatti lo spirito di rigidità ti porta al turbamento, ha spiegato il Papa, lo spirito di libertà porta invece alla gioia evangelica. “Perché è proprio questo che Gesù ha fatto con la sua Risurrezione: la gioia”.

La rigidità porta turbamento, la libertà evangelica porta gioia

Mentre il turbamento porta scrupoli che incatenano. Ma con Gesù è diverso, non esiste un rapporto in cui si dice “Io faccio questo e Tu mi dai questo”, quasi un “rapporto commerciale”.

“No! È gratuito, come è gratuito il rapporto di Gesù con i discepoli”, ha spiegato il Papa. Gesù infatti, ha proseguito il Papa, affermò: ‘Voi siete miei amici. Non vi chiamo servi, vi chiamo amici. Non voi avete scelto me: io ho scelto voi’: questa è la gratuità”.

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Lo Spirito di Dio è libertà, e non turbamento

Perciò la conclusione del Pontefice è che “dov’è rigidità non c’è lo Spirito di Dio, perché lo Spirito di Dio è libertà”. Al contrario, la rigidità toglieva loro “la libertà dello Spirito di Dio e la gratuità della Redenzione”. Mentre in realtà “la giustificazione è gratuita. La morte e la Risurrezione di Cristo è gratuita. Non si paga, non si compra: è un dono”.

Per questo, il Papa ha elevato la sua preghiera al Signore affinché “ci aiuti a discernere i frutti della gratuità evangelica dai frutti della rigidità non-evangelica, e che ci liberi da ogni turbamento di coloro che mettono la fede, la vita della fede sotto le prescrizioni casistiche, le prescrizioni che non hanno senso.

Mi riferisco a queste prescrizioni che non hanno senso, non ai Comandamenti. Che ci liberi da questo spirito di rigidità che ti toglie la libertà”.

Giovanni Bernardi

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