Paolo VI voleva dimettersi, la confessione in una lettera inedita

Paolo VI voleva dimettersi, la confessione in una lettera inedita
Papa Paolo VI

L’ultimo libro di don Leonardo Sapienza su Paolo VI, intitolato ‘La Barca di Paolo‘, svela alcuni retroscena della vita di papa Montini che ne evidenziano le virtù. Una lettera in particolare mostra come questa sarebbe stato disposti a cedere il ruolo di Santo Padre per il bene della Chiesa. Il libro è una raccolta di scritti (per la maggior parte inediti) che Montini produsse in maggior parte quando era sulla cattedra di Sant’Ambrogio a Milano, e alcuni di essi invece relativi al periodo del papato. Il primo a commentare l’ultima opera di ricerca di padre Sapienza è stato papa Francesco che riferendosi a quanto appreso ha detto: “Ho letto con stupore queste lettere di Paolo VI. È una ulteriore prova della santità di questo grande Papa”.

Le lettere di Paolo VI e la richiesta di dimissioni

Ognuna delle lettere raccolte nel libro mostrano come Paolo VI fosse un uomo umile, sempre riconoscente a Dio ed ai suoi superiori per le possibilità concesse durante la sua attività di sacerdote prima e di vescovo poi. Sorprende (ma solo chi non ha avuto modo di conoscerlo direttamente o indirettamente) il fatto che la medesima umiltà e devozione alla causa evangelizzatrice della Chiesa fosse rimasta anche durante il periodo del papato, dimostrazione che la sua elezione era volontà diretta di Dio e non solo degli uomini che lo avevano votato.

In una lettera scritta in confidenza al cardinale decano del Sacro Collegio due anni dopo essere stato eletto in cui si legge l’intenzione di chiedere le dimissioni qualora: “Sia da Vescovo di Roma sia come Capo della medesima santa Chiesa cattolica, nel caso di infermità, che si presuma inguaribile, o di lunga durata, e che ci impedisca di esercitare sufficientemente le funzioni del nostro ministero apostolico. Per il bene della Chiesa”. Parole che mostrano ancora una volta la grandezza di quest’uomo e che papa Francesco ha commentato in questo modo: “Dobbiamo ringraziare Dio, il solo che guida e salva la Chiesa, per aver permesso a Paolo VI di continuare fino all’ultimo giorno di vita a essere padre, pastore, maestro, fratello e amico”.

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