Padre Pio urlò: “fate spazio a quel ferroviere”

L’intercessione di Padre Pio guarisce veramente?

Una storia di guarigione, permessa per intercessione di Padre Pio, arriva da una signora che aveva il padre ferroviere.

Padre Pio
photio web source

Alla giovane età di 47 anni, era caduto vittima di una malattia, che gli stava togliendo l’uso delle gambe, costringendolo ad un’immobilità crescente.
Avevano tentano in ogni modo e luogo di trovare una cura adatta e risolutiva, che potesse almeno rallentare l’invadenza della malattia.

Ma, per quanto avessero sperato, quella cura non era stata trovata e, dopo due lunghi anni, l’uomo rischiava di perdere il lavoro e, con esso, ogni mezzo di sostentamento per la sua famiglia.
Fu uno zio della donna a parlarle di un Frate di San Giovanni Rotondo a cui, tante volte, il Creatore aveva concesso guarigioni e particolari doni spirituali; le stimmate, che lo facevano assomigliare tanto al Cristo in croce e sofferente; la possibilità di intercedere per coloro che, con fede, chiedevano grazie, anche di guarigione scorporale.

Padre Pio salvò il ferroviere e la famiglia dall’indigenza

Così, quella donna portò il padre, che oramai riuscita a stento a stare in piedi, sul Gargano, proprio per incontrare Padre Pio.
E fu proprio il padre di Pietrelcina che, scorgendo l’uomo tra la folla che ogni giorno faceva la fila per incontrarlo e chiedergli anche solo una benedizione, disse: “Fate spazio a quel ferroviere!”. Come poteva sapere chi fosse quell’uomo, che lavoro facesse, lo possiamo immaginare noi devoti.

La donna racconta che Padre Pio ebbe un lungo e caloroso colloquio privato con suo padre, per confortarlo nella sua immensa disgrazia e per il suo atroce dolore, ma accadde che, mentre l’uomo si congedava da Padre Pio e riprendeva, con fatica il percorso -di pochi passi- verso la figlia, iniziò a camminare regolarmente e con tale naturalezza da non accorgersene nemmeno.
Lei, e lo zio che li aveva accompagnati fin la, rimasero senza parole a guardare, reggendo tra le mani ancora i bastoni di appoggio, che ormai non sarebbero più serviti al ferroviere.

Antonella Sanicanti

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