Padre Pio convertì un massone che voleva metterlo in ridicolo

Padre PioPadre Pio è un Santo che ha vissuto, sul proprio corpo, la Passione di Cristo e mai dovremmo dimenticare quanto questo possa essere doloroso (possiamo solo immaginarlo!).
La sua vita fu spesa a mostrare la grandezza del Signore, della sua opera di salvezza, non senza impedimenti, non senza sofferenze anche morali, oltre a quelle fisiche provocate dalle piaghe alle mani, ai piedi e al fianco, che non cessavano di sanguinare.

Ma la lotta constante di Padre Pio contro l’incredulità e il male portarono dei frutti innumerevoli, che stupiscono e consolano, quanti cercano Dio e il suo amore.
Quando la fama di Padre Pio cominciava a diffondersi, l’avvocato Cesare Festa, ad esempio, era un convinto esponente della massoneria.
Da accanito anti cristiano, decise di andare a Giovanni Rotondo, proprio per mettere in ridicolo il frate di Pietrelcina.

Padre Pio: un massone cercò di deriderlo

Chiese un colloquio e poi la confessione e, da allora, non poté che pentirsi, sul serio, di ogni azione malvagia che aveva concepito.
Tornato alla sua loggia massonica, di cui tra l’altro era Presidente, abiurò pubblicamente e, da quel momento, cominciò un cammino di conversione e di purificazione che lo portò anche a Lourdes e a rimanere, comunque, un figlio spirituale di Padre Pio, per tutta la vita.

Un suo amico ateo, il dottor Ezio Saltamerenda, non fiducioso di quanto fosse accaduto all’avvocato, volle fare la stessa esperienza; anche lui ne uscì seriamente convertito.
Come loro, molti esponenti del comunismo, della massoneria, molti atei e abili professionisti allora noti, appartenenti anche al mondo dello spettacolo, ebbero il dono della repentina e duratura conversione, dopo un solo incontro con Padre Pio, dopo aver ascoltato una volta sola le sue parole e aver contemplato, da vicino, il suo volto e le sue mani stimmatizzate.

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Antonella Sanicanti

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