Padre James: “Lo yoga è incompatibile con Cristo”

In un lungo post pubblicato sul proprio sito padre James Manjakal spiega ai lettori per quale motivo lo Yoga è incompatibile con la fede cristiana e con Cristo.

Padre James spiega perché lo Yoga è incompatibile con Cristo

Lo Yoga viene considerato comunemente come una pratica innocua che aiuta a riequilibrare lo spirito ed il corpo e che permette di tenersi in forma, padre James spiega perché non è così.

La diffusione dello Yoga anche in ambienti cristiani

Già a partire dai primi anni novanta la diffusione dello Yoga in occidente è diventata capillare. La moda di questa disciplina fisica è stata introdotta dapprima negli Stati Uniti e successivamente anche in Europa. Ciò che ha reso popolare questa forma di esercizio fisico è stata la combinazione di esercizi di stretching che permettono di migliorare l’elasticità in e di eliminare dolori causati da errori posturali ad una tecnica di respirazione (una forma blanda di meditazione) che permette a chi lo pratica di sentire un beneficio interiore, un rilassamento.

Al giorno d’oggi lo yoga è talmente diffuso da essere praticato anche in ambienti ecclesiastici, con suore e monaci che lo praticano e che diffondono quello che viene comunemente chiamato lo “Yoga di Gesù“. Su questo fenomeno interviene padre James, spiegando ai fedeli e ai sacerdoti perché tale pratica, sebbene effettuata senza i tradizionali riti di meditazione (che dovrebbero condurre al contatto con entità spirituali), non è compatibile con Cristo ed i suoi insegnamenti.

Perché lo Yoga non è compatibile con Cristo

Padre James spiega di essere cresciuto in India e di aver conosciuto bene la cultura indù da ragazzo, poi crescendo si è avvicinato al cristianesimo ed è diventato un sacerdote. Proprio questa sua conoscenza delle pratiche indù lo invoglia a mettere in allarme i fedeli laici dai pericoli che può comportare il praticare Yoga, Reiki, Shiatzu e le altre pratiche tradizionalmente orientali e spiega: “Ma in realtà, lo yoga è soprattutto una disciplina spirituale e so che anche i preti e le suore nei seminari e nei noviziati – PURTROPPO – promuovano lo Yoga come aiuto alla meditazione e alla preghiera”.

Il sacerdote si rivolge a loro quanto spiega da dove nasce lo Yoga ed in cosa consiste: “La parola Yoga significa ‘unione’, l’obiettivo dello Yoga è quello di unire il proprio transitorio (temporaneo) SE’, “JIVA” con l’infinito “Brahman”, il concetto indù di Dio … Questo Dio non è un Dio personale, ma è una sostanza spirituale, impersonale, che è tutt’uno con la natura e il cosmo”. Padre James a questo punto spiega in cosa consiste lo Yoga praticato in occidente:

“E ‘interessante notare, qui, che le posture e gli esercizi di respirazione, spesso considerati come l’insieme di Yoga in Occidente, sono i punti 3 e 4 verso l’unione con Brahman! Lo Yoga non è solo un elaborato sistema di esercizi fisici, è una disciplina spirituale, la pretesa di condurre l’anima al Samadhi, l’unione totale con l’essere divino. Samadhi è lo stato in cui il naturale e il divino diventano uno, l’uomo e Dio diventato uno senza alcuna differenza”.

Così delineato lo Yoga assume l’aspetto di una pratica di auto-divinazione, ma questa pratica va contro gli insegnamenti cristiani sin dalla base ideologica che lo contraddistingue: “Lo Yoga non è compatibile con la spiritualità cristiana, perché è panteistico (Dio è tutto e tutto è Dio), e sostiene che vi è solo una realtà e tutto il resto è illusione o Maya. Se c’è una sola realtà assoluta e tutto il resto è illusorio, non ci può essere alcun rapporto e nessun amore. Il centro della fede cristiana è la fede nella Santa Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, tre persone in un Dio-unico, il modello perfetto di relazione d’amore”.

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Luca Scapatello

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