Padre Angelo torna a chiarire alcuni dubbi dei fedeli su un tema molto importante: la ricompensa di Dio per chi prega in segreto.
Nel chiarire i dubbi di un fedele, il Reverendo Padre Angelo dei Domenicani ci offre diversi spunti di riflessione in merito alla preghiera, vincolo importantissimo di “dialogo” con Dio. La sua attenta e dettagliata riflessione parte da una constatazione: Gesù, che pur pregava in pubblico, vuole che nella preghiera, così come per l’elemosina e per il digiuno, sia esclusa la tentazione della vanagloria. Non bisogna, dunque, mettersi in mostra. Questo insegnamento, ci è stato poi tramandato nei secoli da diversi Santi.
Sono stati i Santi, messaggeri della parola di Dio, ad insegnarci che la preghiera, quella fatta in luoghi nascosti, “conviene anche di più alla fede”. Questo importante insegnamento, ci è stato offerto da San Cipriano, il quale, nella sua opera “De oratione dominica”, scriveva che non è necessario pregare Dio a voce alta per tre motivi. Il primo: “poiché le richieste non vanno fatte a Dio gridando, ma pulsando con una coscienza retta, poiché egli ascolta il cuore”. Il secondo motivo è perché non è necessario che un altro conosca le tue preghiere, ma solo Dio. Il terzo, importante, motivo risiede nel fatto che pregando a voce alta, non si da la possibilità, a chi è vicino, di pregare.
Nel mezzo della sua riflessione, Padre Angelo ha richiamato anche un antico insegnamento di San Giovanni Cassiano. Il Santo ci dice che le nostre preghiere “devono essere fatte con sommo silenzio perché rimangano nascoste ai quei nostri nemici che massimamente ci tendono insidie quando preghiamo”.
C’è poi un aspetto fondamentale, che riguarda la preghiera silenziosa. Padre Angelo parla della “ricompensa” di Dio. Ad offrirci questo prezioso insegnamento è San Giovanni Crisostomo, nel Commento al Vangelo di Matteo. “Ed Egli ti ricompenserà. Non soltanto ti darà gratuitamente ma costituirà se stesso come debitore”. Spiega dunque il Reverendo Padre Angelo che la preghiera fatta nel segreto, in un modo o nell’altro sarà certamente esaudita.
Fabio Amicosante
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