MEZZI DI LIBERAZIONE
Nei nostri incontri di preghiera avvengono spesso liberazioni dal maligno, benché non si facciano esorcismi, ma solo preghiere di liberazione. Lei ci crede o pensa che ci illudiamo?
Ci credo perché credo nella forza della preghiera. Il Vangelo ci presenta il caso più difficile di liberazione, quando ci parla di quel giovane su cui gli apostoli hanno pregato invano. Ne abbiamo parlato nel secondo capitolo. Ebbene, Gesù richiede tre condizioni: la fede, la preghiera, il digiuno. E questi restano sempre i mezzi più efficaci. Indubbiamente la preghiera è più forte quando è fatta da un gruppo. Anche questo il Vangelo ce lo dice. Non mi stancherò mai di ripetere che ci si può liberare dal demonio con la preghiera e senza esorcismi; mai con gli esorcismi e senza preghiera.
Aggiungo poi che, quando preghiamo, il Signore ci dà ciò di cui abbiamo bisogno, anche indipendentemente dalle nostre parole. Noi non sappiamo quello che dobbiamo chiedere; è lo Spirito che prega per noi, «con gemiti inesprimibili». Per cui il Signore ci dà molto di più di quello che domandiamo, molto di più di quello che oseremmo sperare. Mi è capitato di vedere persone liberate dal demonio mentre p. Tardif faceva preghiere di guarigione; e mi è capitato di assistere a guarigioni mentre mons. Milingo faceva preghiere di liberazione. Preghiamo: ci pensa poi il Signore a darci quello di cui abbiamo bisogno.
Esistono luoghi privilegiati per la liberazione da mali malefici? Talvolta se ne sente parlare.
Si può pregare ovunque, ma non c’è dubbio che da sempre — sono luoghi privilegiati di preghiera quelli in cui il Signore si è particolarmente manifestato o quel li a lui direttamente consacrati. Già presso il popolo ebraico troviamo tutta una serie di questi luoghi: dove Dio si era manifestato ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe… Noi pensiamo ai nostri santuari, alle nostre chiese. Per cui spesso le liberazioni dal demonio non avvengono al la fine di un esorcismo, ma presso un santuario. P. Candido era particolarmente legato a Loreto e Lourdes, per ché molti suoi malati sono stati liberati in quei santuari.
E vero che ci sono anche luoghi in cui ricorrono con speciale fiducia coloro che sono colpiti dal demonio. Ad esempio a Sarsina, dove il collare di ferro, usato per penitenza da s. Vicinio, è stato spesso occasione di liberazioni; un tempo si andava al santuario di Caravaggio oppure a Clauzetto, dove si venera una reliquia del preziosissimo sangue di Nostro Signore; in questi luoghi spesso i colpiti dal demonio hanno ottenuto la guarigione. Direi che anche il ricorso a luoghi particolari è utile per provocare in noi una maggior fede; ed è questa che conta.
Mi sono liberata. La preghiera e il digiuno mi hanno giovato più degli esorcismi, da cui ho avuto solo benefici passeggeri.
Ritengo valida anche questa testimonianza; sostanzialmente abbiamo già dato sopra la risposta. Ribadiamo il concetto, molto importante, che il colpito non deve avere un atteggiamento passivo, come se stesse nell’esorcista il compito di liberarlo; ma è necessario che collabori attivamente.
Vorrei sapere che differenza c’è tra l’acqua benedetta e l’acqua di Lourdes o di altri santuari. Così pure che differenza c’è tra l’olio esorcizzato e l’olio che scaturisce da certe immagini sacre o che arde nelle lampade poste in certi santuari e che viene usato con devozione.
L’acqua, l’olio, il sale esorcizzati o benedetti sono dei sacramentali. Ma anche se ricevono un’efficacia particolare per l’intercessione della Chiesa, è la fede con cui vengono usati a conferire loro l’efficacia nei casi concreti. Gli altri oggetti di cui parla il richiedente non so no sacramentali, ma hanno la loro efficacia conferita dalla fede, attraverso cui si invoca l’intercessione derivante dalla loro provenienza: dalla Madonna di Lourdes, dal Bambino di Praga, ecc.
Ho un vomito continuo di saliva densa e schiumosa. Nessun medico ha saputo darmene spiegazione.
Se ne sente beneficio, può essere un segno di liberazione da qualche influsso malefico. Spesso chi ha ricevuto un maleficio, mangiando o bevendo qualcosa di fatturato, se ne libera vomitando saliva densa e schiumosa. In questi casi consiglio tutto ciò che si suggerisce quando occorre una liberazione: molta preghiera, sacramenti, perdono di cuore… quanto già abbiamo detto. In più, bere acqua benedetta e olio esorcizzato.
Non so perché, sono molto invidiato. Temo che questo mi possa danneggiare. Vorrei sapere se le gelosie e le invidie possono causare mali malefici.
Li possono causare solo se sono occasioni per fare un maleficio. Diversamente sono sentimenti che corro dono chi li ha e che, indubbiamente, turbano la buona armonia. Pensiamo anche solo alla gelosia di un coniuge: non causa mali malefici, ma rende infelice un matrimonio che avrebbe potuto essere ben riuscito. Non causano altri disturbi.
Mi è stato consigliato di fare spesso preghiere di rinuncia a Satana. Non ne ho ben capito il motivo.
E sempre utilissimo il rinnovo dei voti battesimali, in cui riaffermiamo la nostra fede in Dio, la nostra adesione a lui, e rinunciamo a Satana e a tutto quello che ci proviene dal demonio. Il consiglio che le è stato dato suppone che lei abbia contratto dei legami che deve spezzare. Chi frequenta maghi, contrae un legame malefico sia col demonio sia col mago; così chi frequenta sedute spiritiche, sètte sataniche, ecc. Tutta la Bibbia, soprattutto l’Antico Testamento, è un continuo invito a spezzare ogni legame con gli idoli e a rivolgersi decisamente all’unico Dio.
Che valore protettivo ha portare al collo immagini sacre? Sono molto in uso medaglie, crocifissi, scapolari…
Hanno sicura efficacia se questi oggetti sono usati con fede, e non come se fossero amuleti. La preghiera usata per benedire le immagini sacre insiste su due concetti: imitare le virtù di chi è rappresentato dall’immagine e ottenerne la protezione. Se uno credesse di potersi esporre a pericoli, ad esempio, andare a un culto satanico, sicuro di essere protetto da conseguenze malefiche perché porta al collo un’immagine sacra, sbaglierebbe di grosso. Le immagini sacre debbono incoraggiarci a vivere coerentemente la vita cristiana, come l’immagine stessa ci suggerisce.
Il mio parroco sostiene che il miglior esorcismo è la confessione.
Il suo parroco ha ragione. Il mezzo più diretto che combatte Satana è la confessione, perché è il sacramento che strappa le anime al demonio, dà forza contro il peccato, unisce sempre di più a Dio avviando le anime a uniformare sempre più la loro vita alla volontà divina. A tutte le persone colpite da mali malefici consiglia mo la confessione frequente, possibilmente settimanale.
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