Ogni giorno con Maria, 11 gennaio. Tutto è pronto per i “giorni del fuoco”

L’11 gennaio Castellana Grotte celebra la Madonna della Vetrana e la festa del fuoco. Un intreccio tra devozione, folklore, spiritualità e tradizione emozionante.

La storia dell’antica icona che salva il popolo pugliese e rito dell’accensione del fuoco unite in una festa che sembra proiettare chi vi partecipa fuori dal tempo. Scopriamo le origini e il significato dei rituali di questa festa.

Ogni giorno con Mara 11 gennaio, Madonna della Vetrana (Photo web source)

Il Santuario è affidato ai Frati Francescani ma la devozione è viva in tutti gli abitanti.

La liberazione dalla peste

Era l’anno 1690, la peste imperversava nel piccolo borgo in provincia di Bari. Tutti erano stremati, dalla malattia, dalle perdite e dalla fame che comportava. Non potendo contare su nessun aiuto umano pensano di invocare un aiuto dall’Alto. Come figli spaventati si rivolgono alla Madonna raffigurata in una icona che risale al Trecento, denominata Madonna della Vetrana. Ella prontamente interviene. Appare in sogno a dei Sacerdoti e suggerisce loro di spargere sui bubboni pestiferi l’olio santo riscaldato ai lumini posti ai piedi della sua icona.

In poco tempo l’epidemia di peste è debellata. Le cronache locali raccontano che in quell’ondata di peste morirono solo 22 persone, mentre negli altri paesi vicini continuava a mietere vittime. Il popolo castellanese per rendere omaggio alla Vergine decide di costruire un Santuario e di annettervi un convento. I lavori iniziarono subito e furono conclusi nel 1714. Il Convento fu affidato inizialmente ai Frati Francescani Alcantarini, attualmente Minori di Puglia e Molise. Sono ormai trecento anni che arde una lucerna in ricordo del prodigio.

Il fuoco di Castellana Grotte

photo web source

Terminata la peste i cittadini furono invitati a spostarsi di abitazione nei villaggi più avanti per consentire di mettere a fuoco la cittadina e così assicurarsi la sua purificazione. Un sacrificio necessario per non incorrere in ondate successive di peste. Ancora oggi il fuoco è il filo conduttore della festa. È appiccato ai crocicchi delle strade e in centro città in un grande falò. La notte tra il sabato e la domenica che precede la festa si svolge la questua dell’olio condotta dai sacerdoti del posto accompagnati dai cittadini e dalla banda musicale. Si bussa alla porta di ogni frantoio per ricevere l’olio che sarà riscaldato ai piedi di una statua della Madonna in piazza.

L’offerta del dono è per conquistare il cuore di Maria e chiederle di intercedere perché tutti abbiano un anno ricco di salute e denaro. Il giorno seguente la questua dell’olio c’è la Processione con la Venuta e la cerimonia della consegna delle chiavi alla Madonna da parte del Sindaco. All’arrivo in piazza ogni fedele ha in mano una candela dalla fiamma accesa, i protagonisti del corteo indossano tuniche e fiori bianchi, le campane che suonano a festa accompagnano il tutto.

Tutti sono coinvolti

Cibo tipico pugliese
Cibo tipico pugliese (Photo web source)

Partecipano dai piccoli agli anziani, e insieme vivono un secondo Capodanno. Per tutta la città sono disseminate impressionanti pire di paglia e legna le “fanove”, circa ottanta, che sono poi incendiate con l’olio santo da parte del Frate Rettore del Convento al quale è affidato l’onore dell’accensione della prima fiaccola. Mentre ardono tonnellate di paglia si aprono banchetti luculliani in segno di comunione e condivisione.

Immancabili taralli, frittelle, braciole, legumi, fave, olive e ovviamente vino, tutto rigorosamente locale. Il fuoco protagonista nel freddo inverno ma ciò che scalda il cuore e i corpi delle persone che partecipano a questa Festa è sicuramente l’armonia tra tutti religiosi e politici, artigiani e contadini, giovani e anziani, tutti riuniti introno alla Madonna della Vetrana. Insomma, un’esperienza da fare almeno una volta nella vita! L’appuntamento è alle ore 18 dell’11 gennaio. Per informazioni: www.vivicastellanagrotte.it.

Preghiera alla Madonna della Vetrana

Ci rivolgiamo a te, Vergine e Madre di Dio.

Ti affidiamo la mente, l’anima, il cuore, tutte le

nostre ansie e le nostre preoccupazioni.

Ti preghiamo o Vergine santissima:

assisti e dirigi i nostri destini;

reprimi la violenza delle nostre

passioni; guidaci ad una

conoscenza sempre più profonda

di Gesù tuo Figlio, perché

possiamo vivere il suo Vangelo ed

orientarci sempre più

decisamente verso la vera Patria.

Ottienici un cuore semplice,

un cuore magnanimo nel

donarsi, un cuore fedele e

generoso, un cuore grande ed

indomabile, un cuore

tormentato dalla passione di

condurre a Gesù quanti incontreremo nel nostro

cammino.

O Vergine Santissima, proteggi la nostra

Comunità, fortifica quanti si impegnano a

coltivare fra noi la fede, benedici le nostre

famiglie, i nostri fanciulli e i nostri giovani,

consola questo tuo popolo che ti ama e ti venera

in queste lussureggianti campagne.

Vergine Madre, sostienici nelle prove della vita e

facci comprendere che il segreto della felicità sta

nella bontà e nel seguire fedelmente il tuo figlio

Gesù.

O Mamma, o tutta Santa, ti supplichiamo: resta sempre con noi

Amen

 

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