Oggi il Papa ha«accolto» cani e gatti, mucche, asini, muli e cavalli. E non solo. Per il giorno di Sant’Antonio abate, Protettore degli animali domestici, il Pontefice autorizza la celebrazione di una s. Messa � alle 10,30, presieduta da card. Angelo Comastri, Vicario generale di Benedetto XVI per la Città del Vaticano, nella Basilica papale – e la Benedizione degli animali in piazza San Pietro.
Questo è anche il giorno degli allevatori, e davanti al colonnato del Bernini, per il sesto anno consecutivo, l’Associazione italiana Allevatori (Aia) allestisce una piccola fattoria, una stalla all’aperto, con numerose razze bovine, pecore, vitelli, conigli, galline, muli, maiali, cavalli di origine italiana.
Sono invitati tutti i romani insieme ai propri animali, a cui i veterinari dell’Aia offrono un «check up» completo e gratuito. Il programma prevede anche, prima della Benedizione che card. Comastri impartirà alla fattoria e a tutti gli animali in piazza San Pietro, una sfilata lungo via della Conciliazione di cavalli e cavalieri e la fanfara dei Lancieri di Montebello (verso le 12).
In realtà, la Benedizione degli animali � in particolare dei maiali � non è legata direttamente a sant’Antonio: è una tradizione nata nel Medioevo in terra tedesca, quando era consuetudine che ogni villaggio allevasse un maiale destinato all’ospedale, dove svolgevano il loro servizio i monaci di sant’Antonio (considerato l’iniziatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati).(Vatican Insider)
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