Oggi 7 settembre è Santa Regina di Alise: giovane e affascinante testimone di fede nel cristianesimo

Giovanissima e molto bella, Santa Regina di Alise fu una martire nei primi secoli del cristianesimo, e il suo culto si diffuse nonostante le poche notizie su di lei.

Santa Regina di Alise
Santa Regina di Alise – lalucedimaria.it

Il 7 settembre si ricorda una giovanissima martire dei primi secoli, Santa Regina di Alise, di cui arrivano a noi davvero solo pochissime informazioni. Le notizie circa i martiri dell’inizio dell’era cristiana sono spesso poche, incerte e lacunose, ed è così anche per questa testimone della fede.

Ma nonostante questo il culto di questa santa ha avuto una notevole diffusione nel corso del tempo e si è affermato pur essendo in parte avvolto da un’aura leggendaria. Le pochissime notizie che si hanno di lei giungono da una persona che si è da sempre presentata come testimone oculare del martirio a cui la giovane è stata sottoposta.

Santo di oggi 7 settembre: Santa Regina di Alise

Martire per la fede, dunque, come tanti cristiani che pur di non rinnegare Cristo furono disposti, in quelle epoche di persecuzioni estremamente cruente, a patire grandi supplizi e dopo le torture ad essere uccisi nei modi più brutali e cruenti.

Santa Regina visse nel III secolo ad Alise, in Gallia, la città con la cui appartenenza viene identificata. La madre sarebbe morta mentre la dava alla luce, quindi crebbe senza poterla conoscere. Il padre era un pagano e lei, non si sa quando e attraverso chi, ma crescendo venne a contatto con la fede cristiana e la abbracciò pienamente facendosi battezzare.

Fu proprio il padre, che si chiamava Olibrio, ad ostacolarla nella sua scelta di diventare cristiana a tal punto che, dal momento che lei non acconsentiva a tornare indietro e a rinnegare Gesù, la denunciò alle autorità e la fece arrestare.

Tradita dal padre, va incontro al martirio per Cristo

Non ci fu scampo per questa ragazza, nota per la sua grande bellezza, e rappresentata sempre con una grande avvenenza nelle rappresentazioni artistiche. Così, Santa Regina di Alise venne uccisa per decapitazione proprio nella sua città. Non si sa delle torture che eventualmente patì, ma con grande probabilità non le furono risparmiate neanche quelle.

La consudetudine dei persecutori era infatti di cercare di indurre all’abiura i cristiani dopo averli imprigionati. In cambio avrebbero avuto la libertà e non sarebbero morti. Il martirio per la fede è una testimonianza di amore e fedelà al Signore totale e non conosce tentennamenti.

Lo Spirito Santo fornisce la forza necessaria a resistere e ad affrontare anche le atrocità più terribili, tutto per un amore sconfinato in risposta a quello più grande e infinito che ci è stato donato da Gesù, morto in croce per la nostra salvezza.

Il culto della giovane martire

Il culto a Santa Regina di Alise ebbe una diffusione enorme a partire ovviamente dalla Francia, diffondendosi in Borgogna, certamente ad Alise, ma anche altrove, fino in in Germania. A Flavignym in Francia e ad Osnabrück in Germania sorse una controversia in quanto entrambe queste località nel XVII entrarono in conflitto perchè si contendevano le sue reliquie.

Nel 1693 il vescovo di Autun mise fine alla controversia, e autorizzò le due città ad esporre ognuna le reliquie che possedeva. Un po’ ovunque sorsero chiese a lei intitolate e a Parigi nel 1604 fu fondata una Confraternita  presso la chiesa di Santa Eustachio, che porta il suo nome, Ste-Reine.

L’arte la raffigura spesso con la tradizionale palma del martirio, ed è presente anche l’ascia con la quale fu decapitata e le catene che la tennero imprigionata.

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