Giovane principe polacco, San Casimiro fu un regnante che preferì la vita ascetiva. Promosse una specifica preghiera quotidiana alla Madonna.
San Casimiro è il patrono della Polonia e della Lituania. Terzo dei 13 figli del re polacco e granduca lituano Casimiro IV e di Elisabetta d’Asburgo, nacque il 3 ottobre 1458 nel castello di Cracovia. All’età di 13 anni fu proclamato re d’Ungheria, ma la sua indole era maggiormente predisposta per le attività spirituali.
Aveva una grande sensibilità interiore che lo portava verso la contemplazione e su questo influirono anche gli insegnamenti del suo precettore, il canonico Jan Dlugosz, che era un dotto intellettuale e storiografo.Dopo il fallimento della campagna militare del 1471 contro Mattia Corvino, Casimiro decise di ritirarsi dalla scena politica. Intraprese una vita ascetica, improntata alla penitenza e alla solitudine. Non era però disinteressato alle vicende pratiche, anzi, dimostrava una grande sollecitudine verso i bisogni dei poveri.
Una vita breve all’insegna della carità
Pur in secondo piano, Casimiro forniva importanti consigli e collaborava con il padre nel governo del Paese. Prontamente si impegnava a segnalare al padre le necessità di tutti i bisognosi: poveri, orfani, vedove. Impiegava i suoi beni per aiutarli e li difendeva se c’erano delle ingiustizie.
Trascorreva molto tempo in chiesa e pregava ardentemente e continuamente, giorno e notte, dimenticandosi a volte anche di mangiare. Quando nel 1474 il re suo padre andò in Lituania per 5 anni, Casimiro assunse la reggenza della Polonia. Il suo modo di fare politica con saggezza rispecchiava la sua fede limpida e forte. Si era consacrato a Dio e per questo rifiutò un matrimonio che gli veniva proposto dal padre e che costituiva un importante vantaggio per il regno.
La sua vita fu molto breve: si ammalò di tubercolosi e morì a soli 26 anni il 4 marzo 1484. Si trovava presso Grodno vicino Vilnius in Lituania, dove si era recato in viaggio. Fu sepolto nella Cattedrale della città lituana dove tuttora si trovano le sue spoglie. La fama di santità si diffuse ovunque, e da subito fu invocato protettore nelle battaglie e difensore della patria. La tomba fu meta di tanti pellegrinaggi. Canonizzato ufficialmente nel 1602, il culto a San Casimiro si estese anche al di fuori del territorio polacco-lituano e raggiunse anche l’Italia.
Il Martirologio Romano ricorda come San Casimiro “rifulse per lo zelo nella fede, la castità, la penitenza, la generosità verso i poveri e la devozione verso l’Eucaristia e la beata Vergine Maria“.
Omni die, la preghiera quotidiana a Maria
Nel 1604, quando il suo sepolcro fu aperto per una ricognizione, oltre al corpo, che fu rinvenuto incorrotto, si trovò all’interno una pergamena contenente un Cantico mariano trascritta con la sua calligrafia, quindi da lui stesso. Si tratta dell’Omni die, una preghiera che gli storici attribuiscono a Bernardo di Morlio, un monaco dell’abbazia di Cluny, in Francia, del XIII secolo. San Casimiro amava questa orazione e la diffuse. È una preghiera da recitare ogni giorno alla Madonna. La aveva così a cuore tanto da esser stato sepolto con essa. Ecco la traduzione in italiano del testo.
Preghiera a Maria
Ogni giorno anima mia
canta le lodi di Maria;
Venera le sue feste e la sua vita
così ricca di insegnamento.
Tutta bella, senza il segno
di una pur minima macchia,
fa’ che anch’io
possa lodarti puro e lieto.
F’a che sia casto e modesto,
dolce, buono, sobrio,
pio, leale, scaltro e semplice
ad un tempo.
Ricolmo nella mente
della saggezza donata da Dio,
anche il cuore e l’agire
sia pervaso della grazia divina.
Ascolta clemente la preghiera
di quelli che ora vedi:
Purifica i peccatori e rendili buoni
e degni del cielo.
Vergine Santa, guarda i pericoli
che continuamente ci tentano,
sostienici dunque, affinché
stiamo saldi e vigorosi.
Amen.
