Giovane, bella, fidanzata e piena di sogni, tutti orientati dalla sua fede, la Beata Sandra Sabattini ha vissuto una breve vita guidata dall’amore di e per Gesù.
La vita della Beata Sandra Sabattini, che si ricorda oggi 4 maggio, si conclude molto presto. La morte la stronca nel fiore degli anni improvvisamente, ma ciò che lascia è un esempio per i giovani vivo e palpitante di fede e amore per il Signore.
Sandra nasce a Riccione il 19 agosto 1961. La sua famiglia è cattolica praticante e le fornisce una buona educazione cristiana. Ha uno zio sacerdote, don Giuseppe Bonini, e con la famiglia per alcuni anni della sua infanzia vive presso la canonica.
Il suo sentimento religioso è forte già da bambina e ad 11 inizia a tenere un diario su cui scrive pensieri personali e riflessioni di carattere spirituale. Nell’adolescenza cononsce don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Comincia per lei un’intensa attività di servizio presso la Comunità, che proseguirà negli anni a venire. Nel frattempo cresce, incontra un ragazzo, Guido e si fidanza cristianamente con lui. Il loro sarà un fidanzamento controcorrente rispetto a quanto è di moda tra i suoi coetanei.
Vive questo periodo di conoscenza, finalizzato al matrimonio, in castità, consapevole del grande valore della purezza, che prepara all’unione matrimoniale vissuta in Dio. La vita di Sandra è piena e i suoi sogni si estendono anche al mondo del lavoro e del volontariato.
Dopo il liceo si iscrive alla facoltà di Medicina a Bologna e tra i suoi desideri più profondi c’è il progetto di intraprendere una missione umanitaria in Africa.
La fede di Sandra è salda e vede le derive del mondo. È convinta che “Oggi c’è un’inflazione di buoni cristiani, mentre il mondo ha bisogno di santi“, come dice in una sua frase che esprime compiutamente il suo pensiero.
Piena di attenzione agli altri, si occupa di prestare servizio presso una comunità di recupero per tossicodipendenti ad Igea marina e continua a frequentare la Comunità Papa Giovanni XXIII assiduamente.
La sua vita insieme ai suoi sogni terreni, però, termina bruscamente. Il 29 aprile 1984 , a nemmeno 23 anni, mentre insieme al fidanzato e ad un amico va ad un incontro della Comunità di cui fa parte subisce un incidente stradale.
Scesa dalla macchina, mentre si appresta ad attraversare la strada viene travolta da un’automobile. I soccorsi anche se tempestivi non possono far niente per salvarla: viene portata prima all’ospedale di Rimini, poi a quello di Bologna, ma entra in coma e muore alcuni giorni dopo, il 2 maggio.
Questa giovane ragazza lascia questa terra circondata da una certa fama di santità. Sarà don Oreste Benzi a promuovere l’apertura del processo di accertamento delle virtù eroiche per la beatificazione.
Nel 2007, per sua intercessione, avviene un miracolo. Un uomo di 40, Stefano Vitali, che faceva l’assessore del Comune di Rimini, affetto da un grave cancro all’intestino, con una prognosi di pochi mesi di vita, guarisce inspiegabilmente.
Nel 2021 nella cattedrale di Rimini si è celebrata la beatificazione di Sandra Sabattini che è definita come “la santa fidanzata”, certamente modello soprattutto per i giovani, a cui insegna che vivere la gioventù seguendo il Signore in un rapporto personale di profonda adesione alla sua volontà e al suo amore non solo è possibile, ma è la via della felicità eterna.
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