Sacerdote appartenente alla Congregazione del Santissimo Redentore e, anche, missionario. Una laurea in diritto canonico e civile e una vocazione che nasce dopo un particolare incontro. Si adopera, in tutta la sua vita, per l’assistenza ai bisognosi.
Il 12 maggio 1996 è stato proclamato beato da papa Giovanni Paolo II.
In questo trentesimo giorno del mese di giugno, la chiesa venera il Beato Gennaro Maria Sarnelli. All’età di 14 anni manifesta la sua volontà di diventare gesuita, ma ricevuto il parere contrario dal padre, sempre su indicazione dello stesso, sceglie gli studi giurisprudenziali. Laureatosi, esercita la professione fino all’anno 1728 insieme all’avvocato Alfonso Maria de’ Liguori, che conosce.
Verso la fine dell’anno 1728 abbandona la professione di avvocato e inizia il suo cammino verso la carriera ecclesiastica. Nel mese di settembre dello stesso anno diventa seminarista a Napoli. Negli anni successivi inizia gli studi che lo portano al noviziato nella Congregazione delle Missioni Apostoliche. E’ ordinato presbitero l’8 luglio 1732.
Dopo l’ordinazione, è nominato responsabile della catechesi nella parrocchia dei Santi Francesco e Matteo, dal cardinale Pignatelli, a Napoli. Qui inizia l’opera di recupero e prevenzione contro la prostituzione tra le giovani ragazze. Il 9 novembre 1732, anno in cui Sarnelli è ordinato presbitero, l’amico e vecchio compagno avvocato Alfonso de’ Liguori fonda la Congregazione del Santissimo Redentore.
Sarnelli, a causa di impegni precedentemente presi, non può seguire l’amico all’interno della congregazione fin dalla fondazione, ma diventa sostenitore del progetto. Nel giugno del 1733, Alfonso Maria rimane solo nella sua congregazione nella città di Scala e Sarnelli decide di entrare a far parte della comunità redentorista per aiutare l’amico nella sua missione, pur continuando a restare membro delle Missioni Apostoliche. Da questa unione seguono una serie di missioni in vari paesi della Campania.
Tra le altre attività portate avanti dal Sarnelli, dall’anno 1736, vi sono iniziative a favore dei «facchinelli», cioè i minori sfruttati per il lavoro, la fondazione della Casa redentorista di Liberi (Caserta), campagne contro la bestemmia, l’evangelizzazione dei laici, la formazione spirituale dei fanciulli e una missione permanente all’interno dei sobborghi napoletani.
Muore il 30 giugno 1744 a Napoli, all’età di 41 anni. E’ sepolto nella parrocchia di Santa Maria dell’Aiuto e poi trasferito nella casa dei redentoristi di Ciorani.
Padre misericordioso,
che nella tua predilezione per i poveri e gli emarginati,
hai scelto il tuo servo Gennaro Maria Sarnelli per rinnovare la società con nuove iniziative
apostoliche di istruzione e di assistenza,
donaci il coraggio di impegnare le nostre attività a servizio dei fratelli più abbandonati,
per costruire con essi una nuova fraternità,
dove risplenda il tuo volto di Padre.
Per Cristo nostro Signore. Amen
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