Oggi 26 dicembre preghiamo Santo Stefano: il primo a versare sangue per amore di Cristo

E’ il primo martire della Chiesa, nonché primo dei sette diaconi scelti direttamente dagli Apostoli. Lui è il primo fra i discepoli del Signore a versare il proprio sangue per la fede. 

Durante il suo martirio, prega per i suoi persecutori. Oggi è indicato come il Santo Patrono dei diaconi.

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26 dicembre: Stefano, primo martire

In questo ventiseiesimo giorno del mese di dicembre, la chiesa venera Santo Stefano. E’ stato il primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana perché aiutassero gli apostoli nel ministero della fede.

Venerato come santo da tutte le Chiese, è il protomartire, cioè il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo. Il suo martirio è descritto negli Atti degli Apostoli dove appare evidente sia la sua chiamata al servizio dei discepoli sia il suo martirio, avvenuto per lapidazione, alla presenza di Paolo di Tarso che in seguito si converte lungo la via di Damasco.

La data esatta della sua morte

È possibile fissare con una certa sicurezza la data della sua morte per la modalità con cui avvenne: il fatto che non sia stato ucciso mediante crocifissione bensì tramite lapidazione, tipica esecuzione giudaica, significa che la morte di Stefano è avvenuta nel 36 d.C., durante il periodo di vuoto amministrativo seguito alla deposizione di Ponzio Pilato.

In particolare, nella Bibbia è scritto che Stefano si inimica alcuni liberti, cosiddetti probabilmente perché discendenti di quegli Ebrei che Pompeo ha schiavizzato (69 a.C.) e che poi hanno, poi, ottenuto la libertà.

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La preghiera a Santo Stefano da recitare oggi

O inclito Santo Stefano Protomartire, nostro celeste patrono, noi rivolgiamo a Te la nostra umile fervorosa preghiera.

Tu che dedicasti tutta la vita al servizio, pronto e generoso, dei poveri, dei malati, degli afflitti, rendici sensibili alle tante voci di soccorso che si levano dai nostri fratelli sofferenti.

Tu, intrepido assertore del Vangelo, rafforza la nostra fede e non permettere mai che alcuno ne affievolisca la vivida fiamma.

Se, lungo la strada, dovesse assalirci la stanchezza, risveglia in noi l’ardore della carità e l’odorosa fragranza della speranza.

O dolce nostro Protettore, Tu che, con la luce delle opere e del martirio, fosti il primo splendido testimone di Cristo, infondi nelle nostre anime un po’ del Tuo spirito di sacrifico e di ablativo amore, a riprova che «Non è tanto gioioso il ricevere quanto il dare».

Infine, Ti preghiamo, o nostro grande Patrono, di benedire tutti noi e soprattutto il nostro lavoro apostolico e le nostre provvide iniziative, volti al bene dei poveri e dei sofferenti, affinché, insieme con Te, possiamo, un giorno, contemplare nei cieli aperti la gloria di Cristo Gesù, Figlio di Dio. Così sia.

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