Particolarmente cara a Giovanni Paolo II, è il cuore pulsante della Polonia: il punto nevralgico in cui si fondono in un unico crogiolo fede religiosa e tradizione nazionale.
Parliamo dell’antica icona della Madonna Nera: la Madonna Nera di Częstochowa, venerata dai polacchi fin dal XIV secolo e custodita gelosamente nel santuario di Jasna Góra.
Ma sarebbe fortemente limitativo ridurre il culto della Madonna di Częstochowa a un semplice culto nazionale. No, Jasna Góra rappresenta uno dei più importanti centri di culto mariano del mondo. Ogni anno una media di 4-5 milioni di pellegrini visita il santuario. Provengono da più di 80 Paesi del mondo.
Secondo gli storici dell’arte l’icona della Madonna Nera col bambino Gesù, di tradizione medievale, segue il modello dell’iconografia bizantina. È l’icona cosiddetta “Odigitria”, che vuol dire “Colei che indica e guida tutto lungo il cammino”. Secondo la tradizione a dipingerla sarebbe stato San Luca che, in quanto contemporaneo della Vergine Maria, ne avrebbe immortalato il vero volto.
Nel tempo il quadro è passato attraverso diverse traversie e trasferimenti. Nel 1382 si pensò di portare l’icona sulla collinetta di Jasna Góra – che in polacco significa “Montagna Luminosa”. Sulla cima della collina il principe Ladislao di Opole fece costruire un monastero per i monaci di San Paolo.
Il santuario subirà diversi assedi. Nel 1430 il monastero si vedrà assalire dagli Ussiti, i seguaci dell’eretico Jan Hus provenienti dalla Boemia che profanarono l’icona della Madonna Nera prendendola a colpi di sciabola (i cui sfregi sono ancor oggi ben visibili) e provocando un sanguinamento miracoloso. Un avvenimento, questo, che attirò folle di pellegrini.
Per iniziativa di papa Clemente XI, nel 1717 avvenne l’incoronazione dell’icona ristrutturata. Da allora la Madonna Nera di Częstochowa viene venerata quale patrona della Polonia.
Sempre, nel corso di secoli, in ogni momento di difficoltà i polacchi si sono stretti intorno alla Madonna nera di Częstochowa e al Bambino Gesù. E ancora oggi, in estate, a decine di migliaia si recano a piedi al Santuario di di Jasna Góra per venerare l’icona, particolarmente cara a Giovanni Paolo II.
Nostra Signora di Częstochowa, Madre di Dio e Madre nostra, prega per noi.
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