Monaco e Dottore della Chiesa, san Beda detto il Venerabile, si dedicò per tutta la vita meticolosamente allo studio vivendo in stile ascetico e svolse il lavoro di amanuense.

Il Martirologio Romano traccia il profilo di san Beda il Venerabile, monaco che visse a cavallo tra VII e VIII secolo, e che si commemora oggi 25 maggio, come di un grande sacerdote e Dottore della Chiesa. Sottolinea che fu “servo di Cristo dall’età di 8 anni, trascorse tutta la sua vita nel monastero di Jarrow nella Northumbria in Inghilterra“.
La sua nascita è datata tra il 672 e il 673. Era dedito allo studio delle Sacre Scritture e ne approfondiva la meditazione e la spiegazione. Sempre il Martirologio evidenzia che “tra l’osservanza della vita monastica e l’esercizio quotidiano del canto in chiesa, sempre gli fu dolce imparare, insegnare e scrivere“.
Santo di oggi 25 maggio: San Beda il Venerabile
Il suo nome deriva dall’antica lingua sassone e vuol dire “uomo che prega“: fu questo il destino di Beda il Venerabile, oltre a quello di essere un grande studioso e asceta. In tenera età, a soli 7 anni circa entra nel Monastero benedettino di Wearmouth: lì riceve una buona istruzione ed educazione.
Successivamente diventa diacono a 19 anni, poi qundo viene ordinato sacerdote all’età di 30 anni si trasferisce nel vicino Convento di Jarrow. Rimarrà lì fino alla fine della sua vita e si occuperà di studiare costantemente. Studiava ed insegnava quanto aveva appreso. Conosce varie lingue, latino, greco ed ebraico.
Ha modo di studiare Cicerone, Virgilio, Lucrezio, Ovidio, Terenzio e soprattutto i Padri della Chiesa. La preghiera e il canto corale delle lodi al Signore sono per lui degli svaghi, le uniche attivtià che lo distolgono dallo studio. Diventa un abile amanuense trascrivendo molti manoscritti. In alcuni inseriva anche commenti di suo pugno.
Vasto sapere e atteggiamento umile
Era però molto scrupoloso e non voleva che gli si fossero attribuite citazioni su pensieri non suoi. Perciò quando questo accadeva ci teneva a dire la verità dei fatti. Segno di grande umiltà e onestà, sono tratti della sua personalità che sanno di santità. Il titolo di Venerabile gli viene attribuito per la grande sapienza e saggezza che possiede.
A sua disposizione ha una biblioteca composta da oltre 500 libri di alto valore e studiando acquisisce un vasto sapere di stampo enciclopedico. Le sue conoscenze, infatti, spaziavano tra diverse discipline: teologia, filosofia, grammatica, astronomia, aritmetica, storia, medicina, musica.
Non si limita ad aumentare il campo del suo sapere, ma traduce tutto ciò che ha appreso anche con la composizione di inni e poesie. Ha delle notevoli intuizioni, come la teoria della rotondità della Terra. Approfondisce il conteggio degli anni in prima e dopo Cristo. Si interessa anche di riportare fedelmente le agiografie di alcuni santi.
Per la sua grandezza, il suo ampio sapere e la sua umiltà viene ammirato e apprezzato fin dai suoi contemporanei. Tra le sue opere alcune sono molto famose, come la Storia ecclesiastica degli Angli. Per aver scritto quest’opera gli viene attribuito il titolo di “Padre della storia inglese”.
È sempre nel monastero di Jarrow che san Beda il Venerabile muore il 25 maggio del 735. Prima di morire riesce a dettare l’ultima frase del suo ultimo libro che è la traduzione del Vangelo di Giovanni. Nel 1022 i suoi resti vengono trasferiti nella cattedrale di Darham per volere di re Edoardo il Confessore. Nel 1899 riceve la proclamazione di Dottore della Chiesa da parte di papa Leone XIII.