Oggi 23 agosto: Santa Rosa da Lima. Bellissima, Gesù sarà il suo amore esclusivo

232323Una vita incredibile passata in preghiera e penitenza quella di Santa Rosa da Lima, patrona del Perù e prima santa del continente americano.

La sua esistenza fu segnata dalla sofferenza, da lei ricercata e accettata come via più autentica alla santità e migliore forma per conformarsi totalmente a Cristo Crocifisso.

Santo del 23 agosto: Santa Rosa da Lima
Santa Rosa da Lima (23 agosto) – photo web source

Nei momenti più duri, dove più intenso si faceva il senso di abbandono, Rosa pregava così il Padre celeste: «Mio Dio, aumentate pure le mie sofferenze, purché aumentiate anche il mio amore per voi».

La sua storia

Nata a Lima (Perù) nel 1596, ma di discendenza spagnola, al battesimo riceve il nome di Isabelita, cioè Isabella. Ma la sua bellezza di bimba è tale che un giorno la domestica india, Marianna, osservandola esclama: «Sei bella come una rosa». Da allora in poi tutti la chiameranno Rosa.

La condizione agiata della sua famiglia le prospettava un avvenire brillante e prospero. Molti giovani facoltosi infatti le facevano la corte, ammaliati dalla sua bellezza. Ma fin da piccola Rosa aveva scelto un’altra strada, che non contemplava sfarzi e comodità di alcun genere. Aveva già deciso di incamminarsi sulla strada dalla sofferenza, dell’umiltà, della perfezione cristiana. E quella sua bellezza le risultava d’intralcio, tanto che provava a nasconderla e mortificarla in ogni modo.

Cristo, l’unico amore di Rosa

A 20 anni, rifiutato il matrimonio e rimasta orfana dopo aver assistito i genitori malati e caduti in disgrazia, Rosa diventa terziaria domenicana. Non essendoci in città monasteri, decide di trasformare in una cella il capanno del giardino. Qui vive in rigorosa austerità e in solitudine monacale, nella preghiera, nel digiuno e nella mortificazione.

Santo del 23 agosto: Santa Rosa da Lima
Santa Rosa da Lima (23 agosto) – photo web source

Un giorno, mentre sta pregando davanti a un’immagine di Maria Vergine con Gesù Bambino in braccio, Rosa sente provenire una voce proprio dal Divin Bimbo: «Rosa, dedicami tutto il tuo amore». Fino alla morte Gesù sarà l’amore esclusivo di Rosa.

Come proprio modello di santità Rosa elegge Santa Caterina da Siena, e come lei vive nella carne la passione del suo Sposo. Oltre alle grandi mortificazioni (dove non mancano nemmeno l’uso del cilicio e frequenti flagellazioni), Rosa condivide le sofferenze degli indios, maltrattati e vilipesi. Si prende cura anche dei bimbi abbandonati e dei vecchi, organizzando nella casa di famiglia una piccola infermeria.

L’episodio del Tabernacolo

In vita la fama della sua santità si fa grande. L’episodio forse più eclatante a lei legato è la sua difesa del Tabernacolo, abbracciato dalla Santa durante l’assalto dei calvinisti olandesi a Lima. La città viene liberata inaspettatamente con la morte improvvisa dell’ammiraglio olandese, una liberazione attribuita proprio all’intercessione di Santa Rosa.

Colpita dalla malattia che la riduce in condizioni pietose, Rosa viene accolta da una famiglia di amici, i Maza. Lei accetta l’offerta, sapendo di essere ormai alla fine dei suoi giorni. Santa Rosa era solita passare l’intera giornata del 24 a pregare perché, diceva, «questo sarà il giorno delle mie nozze eterne». Nasce al cielo infatti proprio nella notte tra il 23 e il 24 agosto del 1617, quando ha soltanto 31 anni. «Gesù sii, con me!» aveva ripetuto più volte prima di morire, rinnovando i suoi voti religiosi.

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