Oggi 21 marzo: Santa Benedetta Cambiagio Frassinello. Consacra a Dio la sua doppia vocazione

In Santa Benedetta Cambiagio Frassinello durante una grave malattia maturerà una doppia vocazione.

Vita familiare e vita religiosa si intrecceranno nell’esistenza di questa santa. E anche il marito finirà per maturare una vocazione religiosa.

Santo del 21 marzo: Benedetta Cambiagio Frassinello
Benedetta Cambiagio Frassinello (21 marzo) – photo web source

Prima sposa, poi religiosa e fondatrice di una congregazione religiosa, Benedetta Cambiagio nasce il 2 ottobre 1791 a Langasco, nel Genovese, da Giuseppe e Francesca Ghiglione. La sua famiglia si trasferisce a Pavia quando è ancora ragazzina.

Intorno ai 20 anni una forte esperienza interiore accresce in lei l’amore alla preghiera e per la penitenza suscitando in Benedetta il desiderio profondo di consacrarsi totalmente a Dio. Malgrado la vocazione per la vita religiosa, a 25 anni per esigenze familiari si sposa con Giovanni Battista Frassinello, un giovane ligure originario di Ronco Scrivia. Anche il marito, operaio emigrato a sua volta a Pavia, è un fervente cristiano.

La malattia e la guarigione miracolosa

Dalla loro unione purtroppo non nascono figli e così Benedetta, col pieno consenso del marito, ritorna al desiderio della sua gioventù: dedicarsi alla vita consacrata. Dopo un primo dopo un fallito tentativo con le cappuccine di Genova, trova accoglienza presso le suore Orsoline di Capriolo, in provincia di Brescia. Dopo pochi mesi deve però lasciare per via della sua salute cagionevole.

Benedetta cerca conforto nella preghiera. In visione le appare San Girolamo Emiliani che la guarisce miracolosamente. Nel frattempo il marito entra come fratello laico tra i padri somaschi. Invece Benedetta comincia a mendicare casa per casa avviando così un’opera di assistenza per la fanciulle povere e abbandonate.

Fondatrice di scuole popolari e di una congregazione religiosa

Fonda nel 1827 a Pavia la prima scuola popolare della città. Nel giro di quattro anni le ragazze superano già il centinaio. Altre persone si affiancano a Benedetta per sostenerla in quest’opera. Saranno il primo gruppo della futura Congregazione delle Suore di Nostra Signora della Provvidenza, fondata da Benedetta proprio in quel periodo.

I dodici anni successivi saranno un periodo di intenso e fecondo lavoro. Gli anticlericali locali cominciano però a ostacolarla in ogni modo, costringendola a lasciare Pavia per cercarsi un nuovo posto. Con tre suore Benedetta riesce così ad aprire a Ronco Scrivia (la città natale del marito) una scuola per accogliere anche ragazze benestanti oltre a portare avanti altre opere di carità. Sarà chiamata “Casa della Provvidenza”.

Il popolo comincerà a chiamare “benedettine” le sue suore, proprio in riferimento al nome della fondatrice. Benedetta Muore a Ronco Scrivia il 21 marzo 1858 e riceve sepoltura nel cimitero del paese. Purtroppo nell’infuriare del secondo conflitto mondiale, nel 1944, un pesante bombardamento alleato colpisce il piccolo cimitero cittadino disperdendo le sue reliquie. Le suore faranno ritorno a Pavia soltanto nel 1961, a più di un secolo di distanza, nell’Istituto “Benedetta Cambiagio”.

Papa Giovanni Paolo II la beatificherà il 10 maggio 1987. Sempre papa Wojtyla la eleverà agli onori degli altari proclamandola santa il 19 maggio 2002.

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