Oggi 2 ottobre: Santi Angeli Custodi | Qual è il loro importante compito?

Alla nascita noi tutti abbiamo ricevuto un Angelo Custode che ci accompagna, ci ispira e ci guida per tutta la vita, fino all’ultimo giorno della nostra esistenza terrena.

L’Angelo Custode è anche il perfetto esempio della condotta giornaliera che ogni cristiano dovrebbe tenere nei confronti di Dio e dei suoi fratelli in umanità.

Angeli Custodi | Ci accompagnano lungo i sentieri della vita
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Nella festa liturgica del 29 settembre la Chiesa celebra i tre Arcangeli principali (Michele, Gabriele e Raffaele) assieme a tutti i cori angelici: angeli, arcangeli, troni, dominazioni, potestà, cieli, virtù, serafini e cherubini.

Tuttavia fin dal XV secolo aveva cominciato a diffondersi n Spagna una festa particolare dedicata ai santi Angeli custodi, un culto ben presto estesosi anche alla vicina Francia, e più tardi anche all’Austria. Infine nel 1608 papa Paolo V la estende alla Chiesa universale, mentre Clemente X nel 1670 ne fissa la data al 2 ottobre.

Una presenza costante nella Scrittura

Gli Angeli appaiono più di 300 volte nell’Antico e nel Nuovo Testamento. La devozione per loro è perfino più antica di quella per i Santi.

Un culto che diventa particolarmente importante durante il Medioevo quando i monaci solitari ricercano la compagnia di queste creature invisibili avvertendo la loro presenza discreta ma potente nella loro esistenza fatta di silenzio e raccoglimento.

Compagni e custodi delle anime

Gli Angeli sono i fedeli custodi delle anime degli uomini e mediatori dei messaggi divini. Accompagnano anche tutte le tappe fondamentali della vita di Cristo: dall’annunciazione alla risurrezione, passando per l’infanzia e il calvario del Signore. Lodano e consolano, annunciano instancabilmente la volontà di Dio.

Inviati sulla terra a ogni nuova nascita, gli Angeli — secondo la pietà cristiana — seguono personalmente l’anima di ogni vivente. Il loro compito è quello di guidarlo alla salvezza fino al giorno della morte. Nel giudizio universale riappariranno nelle vesti di inappellabili esecutori della sentenza finale, provvedendo a dividere per sempre i dannati dalla schiera dei beati.

Non è una devozione infantile

C’è il rischio di parlare degli angeli custodi solo come custodi dei bambini. Un rischio in cui è caduta anche l’iconografia, molto fissata sulla figura dell’Arcangelo Raffaele, che guida e accompagna il giovane Tobia.

Invece gli adulti hanno la tendenza a dimenticare facilmente il loro discreto testimone e consigliere, il loro invisibile compagno di viaggio. E forse questa dimenticanza ha la sua parte nell’alimentare quel senso di desolazione e angoscia così vivo al giorno d’oggi dove si trascurano, come se fossero fantasie fanciullesche, anche presenze consolanti come quella dell’Angelo custode.

Preghiera all’Angelo di Dio

Angelo di Dio,
che sei il mio custode
illumina, custodisci,
reggi e governa me
che ti fui affidato
dalla pietà celeste.
Amen.

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