San Paolo della Croce è il fondatore dei Passionisti e pur con la vocazione eremitica si fa missionario per sollevare le povertà spirituali.
Rinuncia anche all’eredità che gli lascia un ricco zio sacerdote e al matrimonio che gli viene proposto.
Al secolo Paolo Francesco Danei nasce ad Ovada, in Piemonte, il 3 gennaio 1694 in una famiglia di ricchi commercianti.
Dei 15 figli che ebbero i suoi genitori ne sopravvissero solo 6 tra cui lui che fin dalla giovinezza avvertì una vocazione religiosa.
Voleva andare a combattere contro i Turchi arruolandosi nell’esercito della Repubblica di Venezia, ma prima di partire comprende che non è quella la sua strada. Rinuncia anche all’eredità che gli lascia un ricco zio sacerdote e al matrimonio che gli viene proposto.
Decide di vivere come un monaco eremita e la sua riflessione sulla Passione di Cristo come espressione massima dell’amore di Dio per l’umanità lo spinge a voler fondare una congregazione che si concentri proprio su questo.
Confida il suo intento al vescovo di Alessandria che lo invita a fare un ritiro di 40 giorni per meditare, annotare le sue riflessioni e scrivere una Regola. È così che compone il suo Diario spirituale in cui si sviluppa l‘intenzione di promuovere conla vita e con l’apostolato la memoria di quanto Gesù ha patito per la salvezza di tutti.
Annunciatore dell’amore di Dio attraverso la Passione
La sua vocazione è quindi chiara: vuole annunciare agli altri l’amore che Gesù ha espresso con la sua Passione e morte in Croce. È proprio questo il titolo che decide di prendere: Frate Paolo della Croce è come inizia a farsi chiamare.
Seguito da suo fratello Giovanni Battista e da altri amici fonda il primo nucleo di quello che sarà l’Ordine dei Chierici scalzi della Santa Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo chiamati poi con l’abbreviativo di Passionisti.
Diventa sacerdote nel 1727 e perfeziona il carisma della congregazione: la predicazione per contrastare, non con le armi, ma con le parole, l’eresia, l’ignoranza e il peccato.
Nell’arco della sua vita Paolo della Croce ha scritto oltre 10.000 lettere e ha predicato molto. Si ricordano le sue accese prediche durante il Giubileo del 1750. Trascorre comunque molto tempo in solitudine nel convento che ha fondato sul Monte Argentario in provincia di Grosseto. Dopo periodi di ritiro parte nelle varie regioni a predicare.
La Regola dei Passionisti e la nascita del ramo femminile
L’esercizio della carità è alla base della Regola pensata da San Paolo della Croce. Si esplica attraverso un’attività di missione che ha nella predicazione il punto centrale. Non è tanto al sostegno dei bisogni materiali che mira, ma a lenire quelli spirituali, a indirizzare secondo verità.
Nel 1741 papa Benedetto XIV approva la Regola e ufficialmente i Passionisti iniziano a portare sul petto il simbolo del loro ordine: un cuore con il nome di Gesù sormontato da una croce, segno distintivo della Passione.
Annunciare l’amore di Dio, esortare e condurre alla preghiera e allontanare dal peccato: erano questi i fondamenti dell’azione concreta che si manifestava attraverso le missioni itineranti per tutta l’Italia centro – meridionale.
Nel 1791 insieme a Suor Maria Crocefissa Costantini, sua collaboratrice, San Paolo fonda a Tarquinia il primo monastero delle claustrali passioniste. Successivamente, nel 1815 la marchesa Maria Maddalena Frescobaldi da vita alle Suore Passioniste di San Paolo della Croce, una congregazione di vita apostolica.
Mirata all’educazione e al sostegno in particolare delle donne vittima di violenze, fu un altro frutto del carisma passionista. San Paolo della Croce muore a Roma il 18 ottobre 1775. La sua canonizzazione avviene il secolo dopo, nel 1867.