Oggi 18 luglio è San Federico di Utrecht: la sua morte rimane un mistero

Vescovo dei territori corrispondenti all’attuale Olanda, san Federico di Utrecht visse nel IX secolo e fu un difensore della fede. La sua morte è avvolta nel mistero. 

San Federico di Utrecht
San Federico di Utrecht – lalucedimaria.it

Il Martirologio Romano ricorda la figura di san Federico di Utrecht, che si commemora oggi 18 luglio, affermando che “rifulse nello studio delle Sacre Scritture e mise cura e impegno nell’evangelizzazione dei Frisoni“. 

Con alta probabilità era nato in Frisia e proveniva da una famiglia nobiliare essendo, forse, il nipote del re Redbaldo. Le informazioni sulla sua vita sono lacunose e non si ha un alto grado di certezza. Nell’XI secolo è stata scritta una Vita che però non è considerata completamente attendibile. Molti tratti della sua biografia provengono dagli scritti di sant’Odulfo.

Santo di oggi 18 luglio: San Federico di Utrecht

Si sa per certo che Federico fu ordinato sacerdote e gli fu dato l’incarico di educare i catecumeni. Era apprezzato per le sue molteplici virtù e dopo la morte del vescovo Ricfrido gli fu dato l’episcopato nella diocesi di Utrecht.

Svolse il suo ministero con grande zelo e si impegnò a difendere la fede quando era minacciata oltre ad intraprendere una grande impresa di evangelizzazione dei Frisi. Inoltre, è ricordato per essersi impegnato con forza a contrastare l’aberrante pratica dei matrimoni incestuosi che dilagava in quei luoghi a quell’epoca.

Si trovò a fare il vescovo durante l’impero di Ludovico il Pio dominato da guerre civili che si scatenarono tra i suoi eredi di primo letto (Lotario, Pipino di Aquitania, Ludovico il Germanico) e Carlo il Calvo, figlio della seconda moglie dell’imperatore, Giuditta di Baviera, la quale agì affinché Carlo fosse incluso nella spartizione dei territori.

Il mistero della morte

Per quanto riguarda la fine della vita di san Federico di Utrecht non si hanno certezze e la sua morte è avvolta dal mistero. Le circostanze, infatti, non sono chiare. Esiste una versione, secondo la quale il vescovo sarebbe stato ucciso mentre stava celebrando la Messa dai sicari dell’imperatrice Giuditta.

Questa lo odiava perché lui aveva condannato la vita dissoluta che lei conduceva. Un’altra versione considera che il mandante dell’omicidio fu l’imperatore perché san Federico aveva condannato il suo adulterio dal momento che lui viveva come bigamo. Ma c’è anche un’altra versione relativa alla sua morte e sebra risultare quella maggiormente accreditata anche perché sostenuta dal celebre storico e cardinale Cesare Baronio.

Ad uccidere san Federico di Utrecht sarebbero stati i pagani di  Walcheren che non tolleravano la sua missione evangelizzatrice che era forte e dava buoni frutti. Anche in questo caso ad ordinare l’assassinio sarebbe stato un nobile che non sopportava di esser stato esortato a cambiar vita a causa dei suoi gravi peccati.

Il corpo di san Federico fu seppellito nella cripta della chiesa del Santissimo Salvatore di Utrecht. Il culto si sviluppò da subito. Era forte infatti la fama di santità, e la venerazione sorse spontaneamente e si diffuse in diversi luoghi a Fulda e nei Paesi Bassi. Via via che passarono i secoli dei suoi resti mortali rimase soltanto il cranio. Dal 1362 questa importante reliquia si trova custodita all’interno di un reliquiario prezioso d’oro e d’argento. È esposto per essere venerato pubblicamente.

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