Oggi 17 maggio è San Pasquale Baylon: è chiamato il “serafino dell’Eucarestia”

Frate mistico spagnolo, san Pasquale Baylon è ricordato come il “serafino dell’Eucarestia”, come era chiamato per il suo grande amore per Gesù presente nell’ostia consacrata. 

San Pasquale Baylon
San Pasquale Baylon – lalucedimaria.it

Oggi, 17 maggio, si commemora san Pasquale Baylon, mistico spagnolo del XVI secolo. Protettore delle donne in cerca di marito, e anche ideatore dello zabaione, il santo è ricordato soprattutto come “serafino dell’Eucarestia” appellativo che gli è stato attribuito per la sua forte devozione a Gesù presente nel sacramento eucaristico.

Per questo, nel 1897, Leone XIII lo ha proclamato patrono delle opere e dei congressi eucaristici. San Pasquale nasce a Torrehermosa il 16 maggio 1540, era giorno di Pentecoste, che in lingua spagnola si dice Pascua de Pentecostés: da cui deriva il suo nome.

Fin dall’infanzia deve lavorare e già a 7 anni fa il pastore in un villaggio vicino al suo. Lavorerà così fino all’età di 20 anni, quando poi decide di diventare frate.

Santo di oggi 17 maggio: San Pasquale Baylon

Continua a lavorare come pastore a Monforte del Cid. Riceve dei doni mistici e mentre è impegnato a pascolare le pecore ha delle visioni. Vede Gesù nel Santissimo Sacramento  quando si trova nei pressi di un convento di frati francescani alcantarini dedicato a Nostra Signora di Loreto. In seguito, in quel luogo, dopo la sua morte viene costruita una cappella.

Dopo esser entrato tra i Frati minori sceglie di non intraprendere il percorso per diventare sacerdote perchè non si ritiene degno di un tale importante ruolo. Svolge solo lavori modesti: fa il portinaio del convento e sebbene fosse ignorante non avendo studiato, sapeva appena leggere e scrivere, gli viene fatto da Dio il dono della scienza infusa.

Diventa il consigliere di personaggi potenti e illustri e sa esprimere concetti teologici elevati pur nella sua condizione di uomo semplice e umile. Vive nell’epoca in cui il protestantesimo attenta alle verità di fede tra cui il dogma della transustanziazione. Lui sa comprendere e spiegare come nella realtà del pane e del vino consacrato dal sacerdote sull’altre sia realmente presente Gesù in corpo, sangue, anima e divinità.

Inventore dello zabaione e protettore delle donne che cercano marito

Si narra che un giorno, mentre era addetto ai lavori in cucina, san Pasquale Baylon inventa lo zabaione, la famosa crema a base di uovo e zucchero tanto buona e nutriente. Si pensa che l’abbia ideata per fornire un aiuto alle donne che gli chiedevano consiglio su come sostenere i mariti debilitati di ritorno dalla guerra.

Con il suo alto contenuto calorico lo zabaione appare come un ottimo ricostituente. Questa crema particolarmente nutriente e che dona energia prende il nome proprio dal santo. La parola zabaione viene infatti da San Baylon in lingua spagnola.

Per avere i saggi consigli che dava a chi si rivolgeva a lui andavano quindi anche molte donne. Anche coloro che desideravano incontrare un uomo con cui formare una famiglia: per questo, nella tradizione popolare è diventato il protettore delle donne che cercano marito. Mentre per l’invenzione dello zabaione è, insieme ad altri santi, patrono dei pasticceri.

Il culto nel corso del tempo

Nel 1576 fu incaricato di consegnare una lettera urgente al Padre generale degli alcantarini, che si trovava a Parigi. Di ritorno da quel viaggio compose un opuscolo in cui trattava dell’Eucarestia e difendeva la figura del papa, attaccata dai protestanti, come successore di Pietro.

San Pasquale Baylon condusse una vita in stile ascetico per molto tempo, fino alla fine della sua vita. Morì il 17 maggio 1572 nel convento del Rosario a Villareal. Il culto al santo si sviluppò e si mantenne vivo nel corso del tempo fino ad arrivare ad oggi.

La beatificazione ebbe luogo nel 1618 e la canonizzazione nel 1690. I suoi resti mortali subirono una profanazione nel periodo tra il 1639 ed il 1639 quando ci fu la guerra civile spagnola. Le sue spoglie furono trafugate e in parte andarono perdute, anche se nel 1652 ci fu un ritrovamento di parte di esse.

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