Oggi 17 giugno è San Ranieri di Pisa: da giovane mondano a pellegrino per Cristo

Patrono della città toscana, san Ranieri di Pisa dopo una prima parte della sua vita negli agi del mondo si spoglia di tutto e abbraccia la fede e la povertà.

San Ranieri di Pisa
San Ranieri di Pisa – lalucedimaria.it

La città di Pisa il 17 giugno festeggia san Ranieri, il suo patrono. Nato nella città toscana con il nome di Ranieri Scacceri nel 1118, apparteneva ad un’agiata famiglia di mercanti. Gli viene data una buona educazione e viene avviato a studi prestigiosi. Ranieri aveva una particolare attitudine per la musica, suonava la lira e cantava, e nel corso della sua giovinezza si dedica agli svaghi della classe benestante.

Conduce una vita mondana e tralascia la fede nonostante le preoccupazioni dei suoi genitori che vorrebbero che prendesse la giusta via. A 19 anni però questo avviene: c’è una svolta radicale nella sua vita con una conversione totale che lo porta ad abbandonare tutto.

Santo di oggi 17 giugno: San Ranieri di Pisa

Il cambiamento avviene dopo l’incontro di Ranieri con un eremita di nome Alberto Leccapecore, che proveniva dalla Corsica e si era stabilito nel monastero di san Vito a Pisa. Tramite lui approfondisce la fede cristiana e avviene una conversione profonda che lo porta a cambiare completamente la sua vita.

Lascia i divertimenti e la vita agiata, così come gli studi. Fa un viaggio in Terra Santa, che vive come una vera e propria chiamata da parte di Dio. A 23 anni decide di abbandonare le sue ricchezze, che dona ai poveri, e di vivere in totale povertà.

Con addosso un abito penitenziale, detto pilurica, che veniva dato a tutti coloro che si recavano a fare un pellegrinaggio sul monte Calvario e  cerca di vivere il Vangelo e di imitare Gesù. Dopo aver trascorso un periodo di tempo presso gli eremiti della Terra Santa prosegue la sua vita in stile ascetico.

Preghiera, digiuni e penitenza dopo un omicidio

Faceva digiuni rigorosi e prolungati mangiando soltanto il giovedì e la domenica. Viveva di preghiera e penitenza e cercava di contrastare l’orgoglio che gli provocava la fama di santità che già si era diffusa attorno a lui.

Si consegnava interamente a Dio in un grande rinnegamento di sé e, con la preghiera e la grazia del Signore riesce a superare le tentazioni del demonio che lo affliggono. Quando nel 1154 fa riotrno a Pisa, la sua fama di santità è già diffusa e tanti miracoli vengono attribuiti alla sua intercessione. Muore il 17 giugno 1161. 

La sua agiografia più conosciuta è stata dopo la sua morte dall’amico e canonico Benincasa. L’autore della Vita, ha delineato al sua figura e la sua personalità descrivendo non solo la sua fede, ma anche i lati oscuri della sua vita prima della conversione.  Sembra infatti che prima di convertirsi avesse commesso anche un’azione tanto grave come un omicidio.

Fama di taumaturgo

San Ranieri ebbe fama di taumaturgo. Si narra di numerose guarigioni miracolose che avvenivano per sua intercessione. In particolare molte di queste si verificavano a seguito del contatto con dell’acqua da lui benedetta.

Il suo biografo, a questo proposito, parla di un soprannome che gli veniva attribuito e che era proprio, “Ranieri dell’acqua“. Si dice che avesse influito sulla liberazione di una donna dal demonio e che per la sua preghiera un ragazzo creduto morto fosse tornato a vivere.

Dopo la sua morte avvennero ulteriori prodigi, come le campane che si misero a suonare senza che ci fosse nessuno a muoverle il giorno della sua morte. È nel 1632 che viene riconosciuto come patrono di Pisa e che con una solenne processione gli viene reso omaggio con le sue reliquie portate in processione lungo tutta la città.

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