Oggi 15 giugno è la Solennità della Santissima Trinità: un solo Dio in tre persone uguali e distinte

Nella Solennità della Santissima Trinità si adora Dio uno e trino, nel grande mistero della fede che afferma in tre persone uguali e distinte.

Santissima Trinità
Santissima Trinità – lalucedimaria.it

Verità di fede, la confessione in un Dio uno e trino è propria della Chiesa cattolica e oggi, 15 giugno, si celebra, appunto, la solennità della Santissima Trinità. L’identità è uguale e indivisa, sono tre persone uguali e distinte al tempo stesso e si differenziano solo per la relazione che intercorre tra loro.

Questa festa è mobile e si celebra ogni anno nella domenica successiva alla Pentecoste. Questo mistero della fede ci dice che Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo al tempo stesso. Quando facciamo il segno della croce professiamo la nostra fede nel Dio trinitario.

Oggi 15 giugno: Solennità della Santissima Trinità

Gesù stesso ha svelato questo grande mistero agli apostoli e lo riporta il Vangelo. Disse infatti : “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28, 19).

Dando questo ordine ha svelato il mistero trinitario. Per quanto riguarda l’uso del termine “Trinità” adoperato proprio per  esprimere l’unione delle tre Persone divine sappiamo che risulta esser presente per la prima volta negli scritti di san Teofilo di Antiochia.

La stesso dicitura si ritrova anche in Tertulliano, e poi in sant’Agostino, che tra gli autori antichi della cristianità fu quello che si applicò maggiormente per approfondire e comprendere questo grande mistero. La tradizione narra un episodio a questo riguardo.

Si racconta che sant’Agostino mentre stava passeggiando sul litorale laziale, meditava sulla Trinità. Ad un certo punto si imbatte in un ragazzo che stava prendendo l’acqua del mare con la mano per versarla dentro una piccola buca che aveva fatto sulla spiaggia. Allora gli chiese cosa facesse e il giovane rispose che voleva versare tutto il mare in quel punto. Sant’Agostino gli ribattè che si trattava di un’impresa impossibile.

E quello di rimando gli disse: “È più facile per me riuscire a versare tutta l’acqua del mare in questa piccola fossa, che per te spiegare l’imperscrutabile mistero della Santissima Trinità” prima di sparire nel nulla.

L’istituzione della festa

Il ragazzo che sant’Agostino aveva incontrato era un angelo che era giunto da lui per fargli comprendere quanto grande e sconfinato fosse quel mistero della fede. La mente umana è limitata e non può afferrare tutto se non farsi un’idea a volte pallida e certamente incompleta di realtà che superano così ampiamente le sue possibilità.

Circa l’istituzione della festa, o meglio solennità della Santissima Trinità, si sa per certo che risale al Medioevo. Ad istituirla fu san Tommaso Becket quando divenne vescovo di Canterbury, nel 1162. Decise che dovesse essere celebrata la domenica dopo la Pentecoste.

Dopo una prima estensione alle singole diocesi locali, la solennità fu estesa alla Chiesa universale nel 1334 sotto papa Giovanni XXII.

Mistero che supera l’intelletto

Il mistero della Santissima Trinità può essere definito il supremo mistero della fede, perché supera di gran lunga la portata dell’intelletto umano. Mentre negli altri misteri c’è qualcosa di sensibile che aiuta i nostri sensi e la nostra ragione e li porta ad una comprensione più chiara, per quanto riguarda il mistero del Dio trinitario non è così.

Espressione di relazione e non di solitudine, la Santissima Trinità è ben illustrata dalle parole di papa Benedetto XVI: “Tre Persone che sono un solo Dio perché il Padre è amore, il Figlio è amore, lo Spirito è amore. Dio è tutto e solo amore, amore purissimo, infinito ed eterno. Non vive in una splendida solitudine, ma è piuttosto fonte inesauribile di vita che incessantemente si dona e si comunica. Lo possiamo in qualche misura intuire osservando sia il macro-universo: la nostra terra, i pianeti, le stelle, le galassie; sia il micro-universo: le cellule, gli atomi, le particelle elementari. In tutto ciò che esiste è in un certo senso impresso il “nome” della Santissima Trinità, perché tutto l’essere, fino alle ultime particelle, è essere in relazione, e così traspare il Dio-relazione, traspare ultimamente l’Amore creatore. Tutto proviene dall’amore, tende all’amore, e si muove spinto dall’amore, naturalmente con gradi diversi di consapevolezza e di libertà”.

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