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Santi

Oggi 14 ottobre è la festa di San Callisto I: è l’ideatore del digiuno delle quattro tempora

Sedicesimo pontefice della Chiesa cattolica, san Callisto I, che si ricorda oggi 14 ottobre, è l’ideatore di una particolare forma di digiuno, quello delle quattro tempora. 

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Oggi, 14 ottobre, la Chiesa ricorda San Callisto I, papa e martire del III secolo. Il Martirologio Romano sottolinea come in questa data si ricorda la deposizione del suo corpo nel cimitero di Calepodio, sito sulla via Aurelia a Roma.

C’è un altro cimitero, sempre a Roma, ma sulla via Appia, che porta il suo nome. E, come lo stesso Martirologio ricorda, si prese cura di questo luogo come diacono, giunto nella città dopo esser stato a lungo in esilio in Sardegna. Oggi è noto come cimitero di san Callisto.

San Callisto era di Roma, nato da una famiglia cristiana che abitava nel quartiere di Trastevere. La sua vita fu travagliata. Da giovane fu tratto in schiavitù e lavorò al servizio di Carpoforo, uno schiavista.

Santo di oggi 14 ottobre: San Callisto I papa

Mentre faceva lo schiavò imparò ad amministrare i beni economici e pur essendo ancora schiavo potè impegnarsi a fondare una sorta di banca. La sede del suo lavoro era presso le Terme di Caracalla, la zona in cui si trovavano le piscine pubbliche.

La sua attività finanziaria però non durò a lungo e ben presto arrivò un fallimento. La pena che gli spettò per questo fu tremenda. Il padrone schiavista lo condannò ad una punizione molto dolorosa, quella di camminare con la macina al collo.

Le sofferenze non finirono lì perché il padrone prima lo liberò per dargli la possibilità di ritrovare il denaro perso e restituirglielo. Poi però, quando ciò non avvenne, lo condannò ancora e questa volta alla pena dell’esilio. 

Questa punizione più lieve fu grazie all’intervento di Marcia, concubina dell’imperatore Commodo, che lo aiutò e lo mise in un elenco di schiavi che avrebbero dovuto avere la grazia dalla pena di morte.

Ritornato a Roma dopo il periodo dell’esilio ad Anzio, Callisto diventò segretario del papa Zefiro e venne consacrato diacono. Fu in questo periodo che si dedicò al servizio presso i cimiteri della città.

Nel 217 diventò pontefice. Si ritrovò in un’aspra lotta interna alla Chiesa poiché c’era l’antipapa Ippolito che lo avversava. Era il tempo della controversia sui lapsi, ovvero coloro che avevano abiurato durante le persecuzioni ai cristiani e non si sapeva se riammetterli o no nella Chiesa.

Inventa il digiuno delle quattro tempora

Callisto aveva un atteggiamento accogliente e misericordioso verso i lapsi e per questo fu accusato di lassismo morale dal fronte opposto che invece propendeva per un maggior rigore. Si impegnò anche ad assicurare l’unità dottrinale minacciata dalle eresie.

Contravvene alle leggi civili dell’epoca consentendo alle matrone romane di sposare uomini di classe inferiore. Noto per il suo atteggiamento misericordioso, a questo affiancava anche un grande rigore ascetico.

Inventò la pratica del “digiuno delle quattro tempora” per avanzare nel cammino spirituale e tendere alla santità. Corrispondenti alle quattro stagioni dell’anno, nelle quattro tempora veniva proposto un digiuno con l’obiettivo di rafforzare la volontà spogliandosi da ciò che non è essenziale.

Specificatamente, il digiuno consisteva nell’astensione dal cibo il mercoledì, venerdì e sabato che precedono le domeniche : la seconda di Quaresima, la prima dopo Pentecoste, la terza del mese di settembre e la terza del periodo di Avvento.

Il martirio di un papa

Come attesta la Depositio martyrum san Callisto morì martire. Si sa che fu coronato da un luminoso martirio per la fede dopo un periodo di prigionia. Fu ucciso nei pressi di Trastevere nel 222.

San Callisto venne prima gettato in pozzo e lì fu brutalmente lapidato. Fu poi sepolto nella cripta dei papi che lui stesso aveva fatto costruire nel cimitero della via Aurelia. Dall’VIII il suo corpo si trova nella basilica di Santa Maria in Trastevere dove fu traslato per volere di papa Gregorio III.

Romana Cordova

Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.

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Romana Cordova

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