Oggi 12 ottobre, San Carlo Acutis: è la sua prima memoria liturgica da Santo

Canonizzato da poco più di un mese, per la prima volta si festeggia San Carlo Acutis come santo della chiesa universale, in una venerazione sempre crescente.

San Carlo Acutis
San Carlo Acutis – lalucedimaria.it

Oggi 12 ottobre ricorre per la prima volta la memoria liturgica di San Carlo Acutis, commemorato come Santo, dopo la sua canonizzazione avvenuta il 7 settembre scorso. La venerazione verso di lui è in continua crescita e ricopre ogni parte del mondo.

Il giovane, per cui si chiede anche il titolo di “patrono di Internet”, è modello per i giovanissimi e non solo. I fedeli che si rivolgono a lui sono di ogni età e colpisce la sua adesione così totale a Cristo vissuta nella semplicità di una quotidianità all’apparenza normale.

Santo di oggi 12 ottobre: San Carlo Acutis

Nasce a Londra il 3 maggio 1991 da Antonia Salzano e Andrea Acutis: i genitori, provenienti da famiglie benestanti del centro-nord Italia erano in Inghilterra per lavoro in quel periodo. Riceve il Battesimo nella chiesa inglese di Our Lady of Dolours della città e dopo qualche tempo la famiglia fa ritorno in Italia.

Il bambino cresce a Milano, ma ha molto legame anche con Assisi, dove si trova una residenza dei nonni. I genitori non sono praticanti e non insegnano al figlio la fede. I primi insegnamenti Carlo li riceve dalla tata Beata, una ragazza polacca che gli fa da babysitter. 

A tre anni dimostra già una spiccata attenzione verso ciò che è sacro. Quando la tata lo fa entrare in una chiesa, ha voglia di tornarci sempre e mostra molto interesse per Gesù e la Madonna. La prima preghiera che inmpara è l’Angelo di Dio in polacco.

A 7 anni riceve la Prima Comunione e negli anni a seguire è sempre uno sviluppo della sua vita cristiana che vive in modo sempre più pieno. Dai 12 anni fino alla sua morte, a 15, va a Messa tutti i giorni e fa un certo tempo di adorazione eucaristica davanti al tabernacolo.

“Non io, ma Dio”

Nella vita semplice e normale di un ragazzino preadolescente e poi adolescente, Carlo si differenzia dal comune per le sue spiccate doti di carità che manifesta nei confronti di tutti, soprattutto di chi è più in difficoltà. Va dall’aiutare i compagni di scuola nei piccoli problemi al cercare di dar sollievo ai clochard comprandogli i sacchi a pelo per dormire o altri beni di prima necessità.

Al centro della sua vita mette Dio e una delle sue frasi più tipiche era “non io, ma Dio” come bussola del suo orientarsi. La partecipazione quotidiana alla Comunione eucaristica, a cui faceva seguito l’adorazione e la Confessione frequente sono i pilastri della sua spiritualità. “L’Eucarestia è la mia autostrada verso il Cielo“, diceva, comprendendo con una straordinaria profondità ciò che molti non comprendono in una lunga vita.

È socievole e ha tanti amici, risulta simpatico, ama gli animali, soprattutto i cani e ne ha vari. Insieme agli amici registra video in cui fa delle sceneggiature comiche con i suoi amici a quattro zampe come protagonisti. Si appassiona di informatica e in modo sorprendentemente precoce utilizza il computer egregiamente. Fa una approfondita ricerca e realizza una mostra online di tutti i miracoli eucaristici avvenuti nel corso della storia. La mostra è consultabile online e spesso ospitata in vari luoghi fisici.

I tanti miracoli del giovane santo

È giovanissimo e in salute, ma nell’ottobre del 2006 si ammala improvvisamente. È una leucemia fulminante che lo porta via nel giro di pochissimi giorni, il 12 ottobre. Un po’ di tempo prima registra un video in cui afferma sorridente : “sono destinato a morire” e dice che avverrà quando peserà 75 chili, esattamente come è accaduto.

Prima di morire offre le sue sofferenze “per il Papaper la Chiesaper non fare il Purgatorio e andare dritto in Paradiso“. Carlo ha indicato la via per la santità vissuta nell’ordinario mettendo al centro il Signore. Non conformarsi al mondo, ma andare controcorrente perchè, come diceve:Tutti nasciamo come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie”.

Il suo invito era a guardare a Gesù e a vederlo presente nell’Eucarestia, perchè “se ci si mette di fronte al sole ci si abbronza, quando ci si mette di fronte a Gesù Eucarestia si diventa santi“. Era forte anche la sua devozione mariana: della Madonna diceva “Maria è l’unica donna della mia vita“.

Sepolto prima ad Assisi,dal 2019 il suo corpo riposa nella Chiesa di Santa Maria Maggiore- Santuario della Spogliazione. Sono numerosi i miracoli attribuiti alla sua intercessione: due quelli che lo hanno portato, uno alla beatificazione, il 10 ottobre 2020 e uno alla canonizzazione, in cui è stato proclamato Santo da papa Leone XIV insieme a San Pier Giorgio Frassati.

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