Oggi 11 giugno è San Barnaba: amico di Paolo, portò il Vangelo ai più lontani

San Barnaba fu amico e collaboratore di San Paolo che accompagnò in Asia per evangelizzare. Risulta perciò un personaggio importante nelle prime comunità cristiane.

San Barnaba
San Barnaba – lalucedimaria.it

Oggi 11 giugno si ricorda San Barnaba e il Martirologio Romano lo commemora con queste parole: “apostolo che, uomo mite e colmo di Spirito Santo e di fede, fu annoverato tra i primi fedeli di Gerusalemme“.

Aggiunge poi altri elementi molto importanti che ci fanno conoscere la sua figura: “Predicò il Vangelo ad Antiochia e introdusse Saulo di Tarso da poco convertito nel novero dei fratelli, accompagnandolo pure nel suo primo viaggio per l’evangelizzazione dell’Asia. Partecipò poi al Concilio di Gerusalemme, e fatto ritorno nell’isola di Cipro, sua patria d’origine, vi diffuse il Vangelo“.

Santo di oggi 11 giugno: San Barnaba

San Barnaba viene menzionato nelle Sacre Scritture come un personaggio che era tra quelli che dopo la morte di Gesù si radunavano insieme agli apostoli a Gerusalemme. La tradizione lo considera tra i 72 discepoli inviati da Gesù per annunciare il Regno di Dio.

Era certo, dunque, che fu tra coloro che seguivano da vicino il Signore. Si sa anche che la sua terra d’origine era l’isola di Cipro. Era ebreo e diventa una figura autorevole delle prime comunità cristiane. Infatti, nonostante non sia annoverato tra i Dodici anche lui tradizionalmente è considerato un apostolo e chiamato così.

Gli Atti degli Apostoli (4,36-37) parlano di lui, il cui nome originariamente era Giuseppe. “Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba, che significa “figlio dell’esortazione”, unlevita originario di Cipro che era padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò l’importo deponendolo ai piedi degli apostoli” si legge infatti.

Segue Gesù e parte in missione

Eusebio di Cesarea nella sua Storia Ecclesiastica, basandosi sugli scritti di Clemente Alessandrino menziona sa Barnaba tra i 72 inviati da Gesù ad annunciare il Regno di Dio. Dopo che San Paolo si convertì e giunse a Gerusalemme, fu proprio San Barnaba ad introdurlo tra gli altri cristiani. Gli Atti rivelano infatti che “poté stare con loro e andava e veniva a Gerusalemme, parlando apertamente nel nome del Signore” (At 9, 26-28).

Di lui divenne anche amico e collaboratore. Lo accompagnò quando l’Apostolo delle genti andò in Asia per evangelizzare. Ad Antiochia, dove San Barnaba predicava, c’era stato un numero molto alto di conversioni  e lui “si rallegrò e, da uomo virtuoso qual era, e pieno di Spirito Santo e fede, esortava tutti a perseverare con cuore risoluto nel Signore“, come si apprende sempre dagli Atti.

Suo cugino era Marco, che sarebbe poi diventato l’evangelista. Dopo aver predicato per un anno ad Antiochia insieme a San Paolo, proseguirono per Cipro. San Marco, che era andato con loro, li salutò. Dopo esser andato a predicare con San Paolo in varie zone dell’Asia minore, entrambi presero parte, intorno al 50,  al Concilio di Gerusalemme. Lì furono concordi con gli apostoli circa la questione di non dover imporre la circoncisione ai pagani convertiti.

Martire dopo un allontanamento da San Paolo

Si narra che San Barnaba e San Paolo ebbero un contrasto. Il motivo fu il cugino Marco che Barnaba voleva portare con sé preparandosi a partire per una nuova missione. Ma Paolo non era d’accordo e questo dissidio per un pò di tempo li allontanò. Poi però ci fu una riconciliazione. 

Da alcuni cataloghi bizantini risulta che San Barnaba andò a Roma e lì predicò affianco di San Pietro. Non solo: poi si diresse verso l’Italia del Nord e arrivò a Milano dove vi fondò una chiesa e divenne il vescovo. Morì martire a Cipro ucciso per lapidazione dai Giudei all’incirca nell’anno 61. Sembra che quando fu ucciso teneva in mano una copia del Vangelo di Matteo. La sua tomba si trova a Salamina, luogo esatto del suo martirio, come riporta un’opera del V secolo, gli Atti di Barnaba.

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