Oggi 1° novembre: Tutti i Santi | La grande festa in Cielo

Oggi la Chiesa festeggia la Solennità di Tutti i Santi, cioè tutti quelli che conoscono e amano Dio faccia a faccia per l’eternità.

Tutti i Santi, non solo quelli canonizzati, sono i nostri potenti intercessori presso il trono dell’Altissimo. E sono tantissimi, innumerabili come le stelle del cielo.

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La prima lettura della messa di oggi, Solennità di Tutti i Santi, è tratta dall’Apocalisse di San Giovanni, con la visione di tutti i «servi del nostro Dio».

«Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. E gridavano a gran voce: “La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all’Agnello”» (Ap 7, 9-10).

Agnello, figura di Cristo

Come si sa, l’Agnello è la figura di Cristo che, durante il suo discorso sul monte, aveva fatto a tuti le promesse dette «beatitudini» che si sentono sempre nel Vangelo della Messa di oggi (Mt 5,1-12).

«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

La santità? Non è una cosa rara

Ecco, i Santi sono tutti quelli che si sono meritati la grande ricompensa nei cieli. Tutti i Santi sono poveri in spirito, compassionevoli, miti, assetati e affamati di giustizia, misericordiosi, puri di cuore, pacifici, perseguitati a causa di Cristo.

E non si deve pensare che la santità sia cosa rara. Lo dice l’Apocalisse stessa che parla di una «moltitudine immensa» al punto da non poter essere neanche contata (se non da Dio), come le stelle del cielo. Il cielo è pieno di Santi, che non sono solo quelli venerati nel calendario, che pure non sono pochi ma costituiscono solamente una minuscola porzione dei Santi presso il trono dell’Agnello.

La Chiesa dichiara, non «fa» i Santi

La Chiesa ci dice che sono certamente Santi coloro che ha riconosciuto per la loro vita esemplare.  A proposito, è bene ricordare che la Chiesa non «fa» i Santi; si limita soltanto a dichiararli.

Ciò detto, sono Santi tutti quelli che si salvano, e sperano di salvarsi, per i meriti di Gesù Cristo.

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Festa della Chiesa trionfante

Oggi dunque è la grande festa della Chiesa trionfante, che esulta attorno al trono di Dio nella immensa schiera dei salvati che conoscono e amano Dio direttamente, faccia a faccia.

La festa di Tutti i Santi, o di Ognissanti, viene dalla Chiesa Orientale. Viene accolta a a Roma il 13 maggio 609 quando papa Bonifacio IV trasforma il Pantheon, dedicato a tutti gli dèi dell’antico Olimpo, in una chiesa in onore della Madonna e di tutti i Santi.

Nel 1475 papa Sisto IV sposta la festa al 1° novembre.

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