Quaranta giorni dopo la Pasqua si celebra la solennità dell’Ascensione del Signore Gesù al cielo. Siede alla destra del Padre dopo la sua vittoria sulla morte con la Resurrezione.

La solennità dell’Ascensione del Signore Gesù Cristo ricorre 40 giorni dopo la Pasqua di Resurrezione. Il Martirologio Romano sottolinea che Gesù “fu elevato in cielo davanti ai suoi discepoli, per sedere alla destra del Padre, finchè verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti“.
Evento fondamentale della fede cristiana, l’Ascensione segna il ritorno di Gesù al Padre nella gloria, dopo la sua vittoria sulla morte e la risurrezione dai morti. Gli evangelisti ci narrano l’episodio con solo piccole variazioni. Il Vangelo di Marco 16,19-20 riporta Gesù, che dopo aver dato l’ultimo comando agli apostoli di predicare il Vangelo a tutte le creature, ascende al cielo e siede alla destra di Dio Padre.
Quello di Luca 24,50-53 riferisce di Gesù che conduce gli apostoli in Betania e, mentre li benedice, si eleva da terra e sale al cielo, scomparendo così in una nube. L’evangelista Giovanni, in 20,17-18 racconta l’Ascensione con Gesù che appare a Maria Maddalena e le dice di non trattenerlo perché deve salire al Padre. Dopo appare ai discepoli e soffia su di loro lo Spirito Santo. Se ne fa menzione anche in Atti 1,6-12 dove gli apostoli, radunati sul monte degli Ulivi, assistono insieme all’ascensione di Gesù. Il Signore viene avvolto da una nube e due angeli annunciano il suo ritorno.
Oggi 1 giugno: Ascensione del Signore Gesù Cristo
Con la sua Ascensione al cielo il corpo di Gesù, insieme alla sua anima e alla sua divinità, entra definitivamente nella gloria divina. La glorificazione di Gesù è considerata anche come il preludio alla glorificazione delle membra del suo Corpo Mistico, cioè la Chiesa, che è chiamata a proseguire la sua missione sulla terra.
Il mistero dell’Ascensione permette di riflettere su vari elementi. Innanzitutto il il compimento del disegno divino che avviene con la glorificazione di Cristo. C’è poi l’elemento della beatitudine eterna a cui noi i fedeli sono chiamati. Rimanda anche alla speranza, nella condizione di attesa della vita eterna con Cristo in Dio.
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica l’Ascensione è così illustrata: “il corpo di Cristo è stato glorificato fin dall’istante della sua risurrezione, come lo provano le proprietà nuove e soprannaturali di cui ormai gode in permanenza”.
Storia della solennità
Le origini della celebrazione liturgica della solennità dell’Ascensione del Signore ha origini molto antiche. Si attesta intorno al IV secolo. Dal momento che cade 40 giorni dopo la Pasqua generalmente si celebra il giovedì della sesta settimana del Tempo Pasquale. Ma accade anche, come da noi in Italia che non essendo festività civile, è posticipata alla domenica successiva.
La prima testimonianza della festa dell’Ascensione, è data dallo storico delle origini della Chiesa, il vescovo Eusebio di Cesarea. Nei secoli passati si usava praticare le cosiddette Rogazioni nei tre giorni che precedevano la solennità. Furono introdotte nel V secolo da san Mamerto di Vienne ed erano composte da preghiere, digiuni e processioni solenni.
Sono numerose le opere d’arte, tra cui mosaici, affreschi, sculture e pitture che rappresnetano questo evento dell’Ascensione di Gesù. È raffigurato spesso mentre sale al cielo in una nube, circondato da angeli, e in basso ci sono gli apostoli che lo guardano con sommo stupore e adorazione.