La Novena a Santa Giuseppina Bakhita (1869-1947, Sudan) ricorda la storia di una donna, sottratta all’affetto della famiglia (che mai più riuscirà a rintracciare), quando era molto piccola.
Le torture che subì, negli anni della schiavitù, segnarono il suo corpo e minarono la sua salute per sempre. Era costantemente malnutrita e ricoperta di frustate, poi, un rito malefico e tribale finì per ridurla in punto di morte. La sua carnefice le procurò 114 tagli di coltello sul corpo, tutti ricoperti si sale!
“Mi pareva di morire ad ogni momento … Immersa in un lago di sangue, fui portata sul giaciglio, ove per più ore non seppi nulla di me (…). Per più di un mese (distesa) sulla stuoia, senza una pezzuola con cui asciugare l’acqua che continuamente usciva dalle piaghe semiaperte per il sale”.
Preghiera iniziale
O Padre di misericordia, che ci hai donato Santa Giuseppina Bakhita quale sorella universale, evangelico modello di fede semplice e di operosa carità, dona anche a noi la volontà di credere e amare, secondo il Vangelo, ed esaudisci le preghiere di chiunque invoca la sua intercessione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Le parole di Santa Giuseppina Bakhita
“L’amore di Dio, senza saperlo, mi ha sempre preceduta e accompagnata, attraverso strade misteriose, fino alla riconquista della libertà dalla schiavitù”.
Antonella Sanicanti
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