La Novena a San Pio ci accompagnerà nei prossimi giorni e ci permetterà di conoscere un po’ meglio il Santo da Pietrelcina.
La sua intercessione è molto potente agli occhi del Padre e tanto considerata dai fedeli. San Pio conobbe la Passione di Cristo molto da vicino. Per ben 50 anni, infatti, il suo corpo fu piagato e piegato sotto la sofferenza delle stesse ferite, inferte a Gesù, durante la crocifissione.
Quando il 23 Settembre del 1968, nella cella n.1 del Convento di San Giovanni Rotondo, Padre Pio morì, gli rimasero accanto il Superiore, Padre Pellegrino, Padre Raffaele, Padre Mariano e il dottor Sala, il medico che lo aveva soccorso, in quegli ultimi istanti di vita.
Ad un certo punto, tolsero i guanti e le calze a Padre Pio, gli guardarono il petto e presero atto che: “le mani non si presentavano più come altre volte”, “le ferite sia delle mani, dei piedi e del costato erano completamente rimarginate, senza lasciare alcun segno o traccia”.
Il dottore Sala aggiunse: “Le mani, i piedi, il torace e ogni altra parte del corpo non mostravano rilievi di ferite”, nemmeno “cicatrici erano presenti alle mani, e ai piedi, né al dorso, né alle palme od in sede plantare, né al costato là dove in vita aveva avuto piaghe ben delimitate e visibili. La cute, in quei punti riferiti, era uguale a quella di ogni altra parte del corpo, morbida, elastica, mobile, e la pressione digitale non evidenziava sprofondamenti del derma o del sottocutaneo o spostamenti di ossa o cedimenti delle stesse”.
O San Pio, per l’ardente amore che hai nutrito per Gesù, per l’instancabile lotta che ti ha visto vincitore sul male, per il disprezzo delle cose del mondo, per avere preferito la povertà alle ricchezze, l’umiliazione alla gloria, il dolore al piacere, concedici di progredire sul cammino della grazia al solo fine di piacere a Dio.
Aiutaci ad amare gli altri, come tu hai amato perfino quelli che ti hanno calunniato e perseguitato. Aiutaci a vivere umili, disinteressati, casti, laboriosi e ad osservare i nostri buoni doveri cristiani. Amen.
Antonella Sanicanti
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