Pare che Padre Vacchetta, uno degli ideatori della Novena di Natale, avesse scritto testi e musica.
In seguito, la Marchesa Gabriella Marolles delle Lanze, fu talmente colpita dalla funzione di preparazione al Natale che, nelle sue disposizione testamentarie, chiese che si facesse la Novena “ogni anno et in perpetuo”.
Così, la tradizione e la devozione si diffusero in Piemonte e poi nel resto dell’Italia. Oggi ne esistono diverse versioni. Noi proponiamo di farla con l’ausilio di Padre Pio.
“Anima mia, contempla la tua celeste Madre che ubbidisce, col suo sposo Giuseppe, all’editto di Augusto e nel contempo all’ordine di Dio, per compimento delle profezie: nel colmo dell’inverno si porta da Nazaret a Betlemme, senza alcun riguardo alla sua dignità di madre di Dio; ubbidisce senza esitanza ad una creatura della terra, la quale, senza pur saperlo, concorre con un editto a dare compimento ai divini disegni. Con l’iscrizione dei due santi coniugi si riconosce la loro discendenza dalla reale stirpe di Davide, con colui che deve essere il Salvatore del mondo, il Re dei cuori. Egli è per giungere; l’ora è per scoccare; la terra accoglierà il suo Salvatore, ma il mondo non lo riconoscerà”.
Il piano di salvezza di Dio si incontra con la volontà e la collaborazione umana di due creature: Maria e Giuseppe. Due creature meravigliose, completamente disponibili al volere del Signore.
Emmanuele: Dio con noi (Mt 1,18-24), l’obbedienza di Giuseppe.
Maria e Giuseppe accettano una grande missione. Maria partorirà il Figlio di Dio, pur essendo Vergine e di Immacolata Concezione, e Giuseppe farà da padre a Gesù. Sarà per sempre il suo padre terreno, il suo padre putativo, colui che crescerà il Figlio di Dio come suo.
Ascoltaci, o Signore:
Perché siamo fedeli agli impegni assunti nel nostro Battesimo e portiamo a termine la nostra vocazione
– Noi ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Disponi, o Padre, i nostri cuori a ricevere nel tempio vivo della Chiesa la tua Misericordia, perché la nuova nascita del tuo Figlio ci liberi dalla schiavitù del peccato e ci renda degni di partecipare alla ricchezza della tua grazia, per Cristo nostro Signore. Amen.
Antonella Sanicanti
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