“Il popolo austriaco ha rifiutato il Nuovo Ordine Mondiale ed è mio dovere e mio privilegio difendere la sua volontà”. Lo dice il nuovo premier austriaco Sebastian Kurz e aggiunge: “”Lo spettro di Soros è la sfida più grande che l’umanità affronta nel mondo nel 2017. È un grande calamaro vampiro avvolto attorno al volto dell’umanità, che inserisce inesorabilmente il suo imbuto di sangue in qualsiasi cosa che odori di denaro, usando questi soldi per corrompere politici, giornalisti e il settore pubblico, tentando di creare il mondo alla sua immagine.”.
Parole forti, ma decise a rompere le uova nel paniere dei potenti che, con la massoneria internazionale, vogliono costituire un Nuovo Ordine mondiale. E non è un’invenzione, ma dichiarazioni esplicite fatte qua e là da alcuni potenti.
Il premier austriaco non ha perso tempo e due giorni fa ha chiaramente dato l’out-out a Soros, impedendo alla sua Fondazione Open Society di operare in Austria. E non solo: ha anche dato 28 giorni di tempo per sgomberare lui e ogni suo potere e avere dall’Austria. L’alternativa è andare incontro ad un’azione legale per “tentata minaccia alla democrazia della nazione”.
“La situazione è diventata critica”, ha detto Kurz. “Soros sta versando tutto ciò che ha dietro alla sua spinta per (ottenere) il controllo mondiale. La disinformazione e la manipolazione dei media sono già aumentate esponenzialmente durante la notte. Non abbiamo spazio per la compiacenza”.
Quando è stato chiesto al premier austriaco perché ha preso questa decisione, pare abbia risposto: “Perché è il 2017”. Il neo cancelliere ha anche affermato di aver compreso pienamente l’agenda di Soros e ha dichiarato che “non esiste alcun modo per cui questo paese sarà la sua quinta vittima”.